Tiziano Ferro evasore: deve restituire 3 milioni al Fisco
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Tiziano Ferro evasore: deve restituire 3 milioni al Fisco

Il cantante di Latina condannato a pagare: secondo i giudici la sua residenza a Londra era fittizia. E spunta una società in cui risultava lavoratore dipendente.

Tiziano Ferro evasore: deve restituire 3 milioni al Fisco
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26 Gennaio 2014 - 10.48


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“La lista di star finite nei guai col Fisco si allunga con il nome di Tiziano Ferro. Il pluripremiato cantante nato a Latina è stato condannato a restituire al Fisco le tasse su redditi evasi per circa tre milioni di euro. La parola fine alla vicenda è stata scritta ieri dalla commissione tributaria regionale del Lazio, che ha respinto il ricorso del 34enne campione di vendite contro la condanna in primo grado. Al centro delle contestazioni i redditi del biennio 2006-2008. I legali di Ferro sostenevano la linea della residenza all’estero, in Gran Bretagna, per giustificare il mancato pagamento delle tasse in Italia. Avevano portato l’atto di acquisto di una casa a Londra e un abbonamento a una palestra all’ombra del Big Ben come prova. Ma nella sentenza questi elementi vengono superati dalle obiezioni del Fisco. Tra queste, ‘le numerosissime apparizioni televisive e radiofoniche gestite da società italiane, la prevalenza dell’attività artistica esercitata in Italia, l’utilizzo di carte di credito, praticamente quotidiano, per acquisti in Italia, l’uso di uno studio di registrazione a Milano, profondi legami familiari testimoniati dalla ricostruzione di viaggi effettuati da e verso Latina’, dove il cantante ha mantenuto ‘la generalità dei rapporti’ di carattere familiare, sociale e morale oltre che ‘di natura patrimoniale’. I giudici sottolineano poi il ‘chiaro intento evasivo’ nascosto dietro una serie di operazioni compiute da diverse società sui diritti di autore, giudicate ‘meri schermi societari’ Una in particolare viene giudicata ‘inverosimile’. Una società che non svolgeva alcuna attività, ma nella quale figurava come ‘lavoratore dipendente’ il cantante. Società peraltro che era ufficialmente amministrata da un residente a Panama e aveva un azionariato sparso tra esotici paradisi fiscali.

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La falsa residenza a Londra non aveva salvato dagli accertamenti neanche il campione di moto Gp Valentino Rossi, che si era visto contestare dal Fisco 60 milioni di euro di imponibile non dichiarato per gli anni 2000-2004. Little Tony ci aveva provato con San Marino e Umberto Tozzi con Montecarlo. Nel principato di Monaco si era trasferito anche Luciano Pavarotti, condannato a pagare 25 miliardi di lire. E guai col Fisco hanno avuto più o meno di recente anche Flavio Briatore, al quale è stato sequestrarono lo yacht, e Diego Armando Maradona, privato del celebre orecchino di diamanti. E ancora. Max Biaggi, Loris Capirossi, Giancarlo Fisichella, i ciclisti Paolo Bettini e Mario Cipollini, Johnny Dorelli, Anna Oxa, Pippo Baudo, Mara Venier, Andrea Bocelli e Lele Mora sono altri nomi noti accomunati dallo stesso peccato”.

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