«State bene attenti di non cadere nello spirito del carrierismo!». Ai vescovi il Papa ha raccomandato «lo stile dell’umiltà, dell’austerità e dell’ essenzialità”: «Noi Pastori non siamo uomini con la “psicologia da principi”, uomini ambiziosi, che sono sposi di una Chiesa, nell’attesa di un’altra più bella, più importante o più ricca». «Non è solo con la parola, ma anche e soprattutto con la testimonianza concreta di vita che siamo maestri ed educatori del nostro popolo – ha detto il Papa nell’udienza ai vescovi di prima nomina -. L’annuncio della fede chiede di conformare la vita a ciò che si insegna”. Francesco ha anche invitato i vescovi alla «stabilità», cioè a «rimanere nella diocesi», «senza cercare cambi o promozioni”.
«Siate Pastori con l’odore delle pecore, presenti in mezzo al vostro popolo come Gesù Buon Pastore». Lo ha raccomandato papa Francesco nell’udienza in Vaticano «Non chiudetevi! – ha detto il Pontefice – Scendete in mezzo ai vostri fedeli, anche nelle periferie delle vostre diocesi e in tutte quelle “periferie esistenziali” dove c’è sofferenza, solitudine, degrado umano».
«Evitate lo scandalo di essere “Vescovi di aeroporto”! Siate Pastori accoglienti, in cammino con il vostro popolo». Così il Papa nell’udienza ai vescovi di prima nomina raccomandando loro di “rimanere con il gregge», quindi nella loro diocesi, evitando anche di «cercare cambi e promozioni”. «Il nostro – ha detto – è un tempo in cui si può viaggiare, muoversi da un punto all’altro con facilità, un tempo in cui i rapporti sono veloci, l’epoca di internet. Ma l’antica legge della residenza non e’ passata di moda!».
[GotoHome_Torna alla Home]
