Bolzaneto, confermate condanne e assoluzioni
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Bolzaneto, confermate condanne e assoluzioni

Confermate sia le condanne che le assoluzioni in Cassazione per i fatti di Bolzaneto. Ridotti i risarcimenti.

Bolzaneto, confermate condanne e assoluzioni
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14 Giugno 2013 - 17.52


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I giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato le sette condanne e le quattro assoluzioni per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001. Condannati sia agenti che medici. I giudici hanno però assolto altri imputati delle forze dell’ordine, i cui reati erano prescritti: Doria, Franco, Trascio e Talu. I condannati sono l’assistente capo della polizia Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi), che divaricò le dita delle mano di un detenuto fino a strappare la carne; gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (1 anno) e il medico Sonia Sciandra. Pene confermate a un anno per gli ispettori della polizia Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi che avevano rinunciato alla prescrizione.

La storia. Nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 nel capoluogo ligure (tra il 19 e il 22 luglio del 2001). Vi furono portate 240 persone, secondo i dati ufficiali, oltre 500 secondo i testimoni. Quasi tutte denunciarono percosse o torture di tipo psicologico. Ragazzi e ragazze furono umiliati, costretti a restare immobili in piedi, senza poter andare in bagno.

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Il reato di tortura La Cassazione ha bocciato il ricorso della Procura di Genova che chiedeva di contestare agli imputati il reato di tortura, evitando così le prescrizioni.Ma questo reato non è contemplato dal nostro ordinamento.

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