Aids Telefono verde, 700mila chiamate
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Aids Telefono verde, 700mila chiamate

Maschio, under 40, eterosessuale e residente nelle regioni del Nord Italia. E’ l’identikit di chi si è rivolto al servizio. Solo nel 2011 un totale di 18.146 telefonate.

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20 Marzo 2012 - 09.16


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Maschio, under 40, eterosessuale e residente nelle regioni del Nord Italia. E’ questo l’identikit di chi si è rivolto al Servizio nazionale Telefono Verde Aids e Infezioni sessualmente trasmesse (Tva/Ist – 800.061.861) dell’Istituto Superiore di Sanità nel periodo giugno 1987 – dicembre 2011. L’Iss ha provveduto oggi a pubblicare i dati dell’attività.

L’équipe del Tva/Ist è costituita da ricercatori (psicologi, esperti in comunicazione, legali e medici) con conoscenze e competenze tecnico-scientifiche e comunicativo-relazionali costantemente aggiornate. Competenze che consentono di instaurare una relazione di aiuto professionale con la persona che telefona, di decodificare la sua domanda, di offrirle risposte personalizzate e, se necessario, di inviarla ai Centri diagnostico-clinici, alle Organizzazioni non governative e alle Associazioni di volontariato presenti sul territorio nazionale

In più di 24 anni di attività il Tva/Ist ha ricevuto un totale di 689.969 telefonate, potendo in tal modo definire il profilo della persona che predilige il mezzo telefonico per informarsi sull’Hiv e sulle Infezioni a trasmissione sessuale.

Da febbraio 2012, inoltre, il Servizio di Hiv/Aids/Ist counselling telefonico, collocato all’interno dell’Unità operativa ricerca psico-socio-comportamentale, comunicazione, formazione del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie ed immunomediata dell’Iss si avvale della consulenza, due volte a settimana, di un legale che fornisce informazioni (in italiano e in inglese) sulla tutela dei diritti delle persone coinvolte nell’infezione da Hiv.

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Il dettaglio delle telefonate. La maggior parte delle telefonate finora pervenute riguarda la previdenza e l’assistenza (invalidità, permessi legge 104/92, indennità, pensioni), la discriminazione e il mobbing sul posto di lavoro, nella scuola e nelle strutture sanitarie, sportive, ricreative. Di frequente le richieste degli utenti che accedono al Tva/Ist riportano episodi di violazione della riservatezza dei dati riguardanti la salute (in particolare la sieropositività e la gestione del relativo dato in diversi contesti). “Meno frequenti, ma di non minore rilevanza per il carattere estremamente sensibile del tema – rileva l’Iss -, sono le richieste di informazione circa le responsabilità penali in caso di contagio da contatto sessuale”.

Delle 689.969 persone che negli anni si sono rivolte al Tva/Ist, il 74,2% sono di sesso maschile. Il 78% di chi telefona ha tra i 20 e i 39 anni. Inoltre, dal Nord sono giunte 321.670 telefonate (46,6%), dal Centro 196.218 (28,4%), dal Sud 123.495 (17,9%), dalle Isole 43.304 (6,3%). Il gruppo di utenti più rappresentato è costituito da persone non tossicodipendenti che hanno avuto contatti eterosessuali (382.182), in tale numero sono inclusi anche i clienti di prostitute e di transessuali che ne rappresentano il 29,0%.

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Anche i giovanissimi hanno scelto il Tva/Ist per reperire informazioni; circa 47 mila telefonate (pari al 6,8% del totale delle telefonate pervenute) sono state effettuate da ragazzi tra i 10 e i 19 anni d’età: il 62,5% da maschi e il 37,4% da femmine. Da novembre 1995 a dicembre 2011, inoltre, quasi 4 mila telefonate sono giunte da parte di persone straniere, di queste 1.025 (27,6%) da cittadini africani, 916 (24,7%) da cittadini americani, 848 (22,9%) da cittadini non appartenenti all’Unione Europea, 575 (15,5%) da cittadini dell’Unione Europea, 324 (8,7%) da cittadini asiatici e 5 (0,1%) da cittadini che provengono dall’Oceania. Per 14 (0,4%) utenti non è stato possibile individuare la provenienza.

Infine, da giugno 2010 gli esperti del Tva/Ist rispondono anche su tematiche inerenti le Infezioni a trasmissione sessuale (Ist). “Tale attività di counselling telefonico è stata avviata nell’ambito del progetto ‘Il counselling telefonico nella prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse’ – sottolinea l’Iss -, promosso e finanziato dal ministero della Salute”. Nei primi 18 mesi di lavoro sono pervenute al Tva/Ist 4.296 telefonate, in particolar modo da persone di sesso maschile (92,3%). Durante queste telefonate sono stati posti 18.368 quesiti, che hanno riguardato in particolar modo le modalità trasmissione (58,3%) e quali esami clinici sono necessari per la diagnosi delle IST (18,3%).

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