Il Tg1 fa di nuovo propaganda per far passare due tafferugli in piazza come il ritorno del terrorismo
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Il Tg1 fa di nuovo propaganda per far passare due tafferugli in piazza come il ritorno del terrorismo

Il Tg1 ha fatto nell'edizione di sabato un secondo servizio sui tafferugli di venrdì di Torino per alimentare allarmismi.

Il Tg1 fa di nuovo propaganda per far passare due tafferugli in piazza come il ritorno del terrorismo
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30 Novembre 2024 - 15.59


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Non si chiama informazione ma si chiama propaganda. E il Tg1, la cui attuale direzione passerà alla storia come una di quelle più zelanti nei confronti del governo di turno, anche oggi con uno schema ben consolidato e cavalcato a destra soprattutto da Lega e Fratelli d’Italia, ha rilanciato nell’edizione delle 13.30 con grande enfasi la notizia – di ieri non di oggi – dei tafferugli di Torino a margine dello sciopero generale causati da qualche gruppetto di antagonisti.

Esattamente come fatto per Bologna (dove della provocazione dei fascisti si è sottaciuto) i disordini del giorno prima sono stati riproposti anche il giorno dopo, nemmeno fossimo di fronte ad un attentato con morti e feriti.

Lo capirebbe perfino l’ultimo degli idioti che quando una notizia di relativa importanza viene gonfiata a dismisura e addirittura riproposta il giorno dopo c’è una volontà editoriale – che in questo caso coincide con la narrazione demagogica del governo – di voler moltiplicare l’effetto mediatico e far passare un episodio marginale come un allarme.

In questo caso ci si è messo anche un sindacalista della polizia a evocare – con un evidente sprezzo del ridicolo – il pericolo di un ritorno del terrorismo.

Il tutto in un contesto nel quale la destra, sempre a caccia di un nemico o di un pericolo inesistente, ha lanciato una campagna politica contro Landini per presentarlo come cattivo maestro e farlo passare non come un sindacalista che lotta per i diritti dei lavoratori ma per un pericoloso agitatore le cui parole ispirano la violenza.

Ovviamente quando la polizia ha scoperto che nella disponibilità degli ultras fascisti dell’Inter c’era un vero e proprio arsenale con armi pericolosissime la notizia (in questo caso serissima) è stata data senza enfasi e soprattutto non sono stati chiamati al Tg1 magistrati e poliziotti a dirci che così si ritorna alla strage fascista di piazza Fontana o agli scontri nei quali rimase ucciso l’agente di polizia Marino.

Tutto bene? No, tutto male. Non lo chiamate servizio pubblico ma Cinegiornale Luce

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