Il Codacons attacca ancora Fedez: "Il video di 'Mille' è pubblicità occulta alla Coca-Cola"
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Il Codacons attacca ancora Fedez: "Il video di 'Mille' è pubblicità occulta alla Coca-Cola"

Presentato dall'Associazione dei Consumatori un esposto all'Antitrust per il presunto product placement non segnalato della bevanda

Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti nel video di "Mille"
Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti nel video di "Mille"
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20 Giugno 2021 - 13.58


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Fedez sembra essere l’uomo del mirino del Codacons: sono ormai innumerevoli gli esposti presentati contro il cantante milanese, che in passato non ha mancato occasione di scherzarci su.

Il nuovo capitolo riguarda il video della canzone di “Mille”, tormentone dell’estate cantato assieme ad Achille Lauro e Orietta Berti.

Il motivodell’esposto? “È una vera e propria incitazione al consumo di Coca-Cola, oltre che una pubblicità occulta camuffata da brano musicale”. 

Dopo gli esposti presentati contro il rapper per la sua raccolta fondi a favore dell’ospedale San Raffaele e per aver promosso “in maniera ingannevole” il marchio Nike durante l’esibizione al concerto del primo maggio – occasione nella quale si espose anche a favore del Ddl Zan – a finire nel mirino dell’associazione dei consumatori è stato il brano che in soli sette giorni ha raccolto su Youtube quasi 8 milioni di visualizzazioni. 

Nel comunicato divulgato dal Codacons si legge che “nel testo della canzone viene citata più volte la nota bevanda americana e nel videoclip che accompagna il brano compare in continuazione il marchio “Coca-Cola”, ben visibile agli occhi degli spettatori ma senza informare gli stessi circa l’inserimento di prodotti a fini commerciali all’interno del video”.

Il product placement del marchio è, in realtà, segnalato nella descrizione del brano, ma per il Codacons non è sufficiente, “perché l’informazione deve essere immediatamente percepibile dagli utenti”.

Solo pochi mesi fa, l’Antitrust ha disposto l’obbligo di rendere palese l’inserimento di prodotti a fini commerciali.

Se le accuse verranno confermate, il rapper rischierebbe una multa da 10mila a 5 milioni di euro. 

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