Donazioni di organi in aumento in Italia: Trento la città più generosa
Top

Donazioni di organi in aumento in Italia: Trento la città più generosa

Nell'ultimo anno si è registrato un +3%: Geraci Siculo il paesino più virtuoso in assoluto a seguito della vicenda della piccola Marta, scomparsa per una leucemia fulminante

Donazioni di organi in aumento in Italia: Trento la città più generosa
Donazione organi
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Aprile 2022 - 13.10


ATF

Le donazioni di organi in Italia sono in aumento: sono cresciute nell’ultimo anno del 3%, raggiungendo la percentuale di 68,9% di sì. Secondo l’Indice del Dono, il rapporto del Centro nazionale trapianti, la più generosa tra le grandi città risulta Trento, mentre il Comune italiano con il miglior risultato in assoluto è Geraci Siculo, paesino di 1.800 anime che è volato in cima alla classifica grazie a una storia di donazione che ha coinvolto la comunità locale.

Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, e anche se i risultati migliori vengono raggiunti dalle regioni del Nord, i consensi alla donazione sono in crescita anche nel Meridione. A oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del Cnt sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no. In questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d’attesa: nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.

Dietro il primato di Geraci Siculo (Palermo) c’è la vicenda della piccola Marta, scomparsa improvvisamente nel marzo 2021 a 11 anni a causa di una leucemia fulminante. I genitori della bambina avevano subito chiesto la possibilità di donare gli organi della figlia, ma il prelievo non è stato possibile a causa della patologia che ne aveva causato la morte. Nonostante ciò, i genitori hanno voluto comunque firmare simbolicamente il consenso al prelievo.

La testimonianza di questa famiglia ha colpito i concittadini: mentre nel 2020 a Geraci l’opposizione alla donazione sfiorava il 58%, dopo la morte di Marta i contrari sono crollati al 4,6% e l’astensione al 10,7%. Il piccolo centro delle Madonie (1.871 abitanti) è riuscito così a risalire in 12 mesi di quasi 6mila posizioni nella classifica nazionale e a conquistarne la vetta.

Native

Articoli correlati