Il Papa: "Chi modella la Chiesa sulle sue convinzioni bestemmia Dio"
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Il Papa: "Chi modella la Chiesa sulle sue convinzioni bestemmia Dio"

Bergoglio se la prende con l'anima tradizionalista della Chiesa: "C'è chi vuole prendere il posto di Dio, pretendendo di modellare la Chiesa sulle proprie convinzioni costringendola a frontiere armate e dogane colpevolizzanti"

Papa Francesco
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18 Settembre 2021 - 12.48


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Nella Chiesa c’è “chi si ostina a prendere il posto di Dio, pretendendo di modellare la Chiesa sulle proprie convinzioni culturali, storiche, costringendola a frontiere armate, a dogane colpevolizzanti, a spiritualità che bestemmiano la gratuità dell’azione coinvolgente di Dio. Quando la Chiesa è testimone, in parole e fatti, dell’amore incondizionato di Dio, della sua larghezza ospitale, esprime veramente la propria cattolicità”.
Lo ha detto il Papa nell’udienza in Vaticano alla diocesi di Roma. “Ci sono molte resistenze a superare l’immagine di una Chiesa rigidamente distinta tra capi e subalterni, tra chi insegna e chi deve imparare, dimenticando che a Dio piace ribaltare le posizioni”. “La Chiesa sinodale – ha sottolineato il Pontefice – ripristina l’orizzonte da cui sorge il sole Cristo: innalzare monumenti gerarchici vuol dire coprirlo. I pastori camminano con il popolo”, “a volte davanti, a volte in mezzo, a volte dietro”.
“Davanti per guidare, in mezzo per incoraggiare e non dimenticare l’odore del gregge, dietro perché il popolo ha anche’fiuto’. Ha fiuto nel trovare nuove vie per il cammino, o per ritrovare la strada smarrita”, ha aggiunto il Papa.
“Se la parrocchia è la casa di tutti nel quartiere, non un club esclusivo, mi raccomando: lasciate aperte porte e finestre, non vi limitate a prendere in considerazione solo chi frequenta o la pensa come voi, che saranno il, 3, 4, 5 per cento, non di più. Permettete a tutti di entrare”.
Lo ha detto sempre il Papa nell’udienza alla diocesi di Roma. “Permettete a voi stessi di andare incontro e lasciarsi interrogare, che le loro domande siano le vostre domande, permettete di camminare insieme: lo Spirito vi condurrà. Non abbiate paura di entrare in dialogo – ha aggiunto Papa Francesco – e lasciatevi sconvolgere dal dialogo: è il dialogo della salvezza. Non siate disincantati, preparatevi alle sorprese”.
Il Papa ha invitato la’sua’ diocesi di Roma ad intraprendere il cammino sinodale che si aprirà in Vaticano ad ottobre.
“La prima tappa del processo (ottobre 2021 – aprile 2022) è quella che riguarda le singole Chiese diocesane. Ed è per questo che sono qui, come vostro Vescovo, a condividere, perché è molto importante che la Diocesi di Roma si impegni con convinzione in questo cammino. Sarebbe una figuraccia che la diocesi di Roma non si impegnasse in questo. Una figuraccia per il Papa ma anche per voi”.
Lo Spirito Santo fa scoprire ai suoi discepoli “la geografia della salvezza divina, aprendo porte e finestre, abbattendo muri, spezzando catene, liberando confini. Allora può essere necessario partire, cambiare strada, superare convinzioni che trattengono e ci impediscono di muoverci e camminare insieme”.

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