Il sostegno della Germania a Israele resta molto forte. Durante la sua visita in Israele, il cancelliere tedesco Merz ha firmato un accordo da 4,5 miliardi di dollari per acquistare armi israeliane.
Questo avviene dopo che la Germania, che è il secondo maggior esportatore di armi verso Israele dopo gli Stati Uniti, ha fatto marcia indietro sulle restrizioni alle esportazioni di armamenti verso il Paese.
La visita di Merz non è priva di controversie, anche in alcuni ambienti di Berlino. Il cancelliere incontrerà Netanyahu, un uomo ricercato dalla Corte penale internazionale per un potenziale coinvolgimento in crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Oggi la Germania sembra interessata più a discutere del futuro di Gaza che di ciò che è accaduto negli ultimi due anni.
Merz ha parlato della necessità di consentire un maggior afflusso di aiuti a Gaza e di un impegno a favore della soluzione dei due Stati, a cui Netanyahu e il suo governo si sono ripetutamente opposti.
Ha inoltre espresso contrarietà all’annessione della Cisgiordania occupata, ma queste parole hanno scarso riscontro sul terreno. Chi percorre la strada da Betlemme a Ramallah e ciò che si vede è un’ulteriore espansione degli insediamenti israeliani illegali e delle strade riservate ai coloni.
Isolamento internazionale
Gli israeliani accolgono con favore la visita del cancelliere tedesco come un segnale che l’isolamento internazionale del Paese stia iniziando ad attenuarsi, ha detto ad Al Jazeera l’ex diplomatico israeliano Alon Pinkas.
La prima visita di Friedrich Merz da quando è entrato in carica è “considerata un appuntamento importante che, in qualche modo, sta cercando di tirare Israele fuori da questo cerchio di isolamento”, ha spiegato Pinkas, che vive a Tel Aviv.
“Dubito che ciò accadrà davvero, ma è così che viene percepita qui”.
Pinkas ha aggiunto che, sebbene la Germania rimanga un sostenitore incrollabile di Israele, soprattutto rispetto ad altri Paesi europei da tempo critici nei confronti della guerra genocida condotta da Israele a Gaza, il legame storico tra i due Stati sta cambiando.
“Stiamo iniziando a vedere i primi segnali del fatto che ora è accettabile criticare Israele e avere opinioni politiche differenti”, ha detto. “Penso che, una volta che questa crepa si allargherà, vedremo in Germania critiche anche riguardo al modo in cui Israele si rapporta ai diritti umani.”