Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ritiene che il caso delle intercettazioni della Bundeswehr da parte russa sia una «guerra di disinformazione» condotta dal presidente russo Vladimir Putin per destabilizzare la Germania.
«È un attacco ibrido di disinformazione: riguarda la volontà di dividere, si tratta di minare la nostra unità», ha detto Pistorius domenica a Berlino come riporta Die Welt.
«Di conseguenza, dovremmo rispondere in modo particolarmente prudente, ma non per questo meno deciso», ha detto ancora Pistorius. Per il ministro tedesco non è un caso che la registrazione audio con le comunicazioni della Bundeswehr sia stata pubblicata dopo il funerale dell’oppositore del Cremlino Alexei Navalny e dopo ulteriori rivelazioni sul caso Wirecard.
«Si tratta di voler dividere la nostra politica interna», ha affermato Pistorius, aggiungendo di sperare vivamente che Putin non riesca in questo intento. Il ministro ha dichiarato di non aver ancora ricevuto alcuna informazione su ulteriori fughe di notizie o sull’intercettazione di altre telefonate.
Nei prossimi giorni Pistorius attende informazioni dalle indagini del Servizio di controspionaggio militare (Mad) sui retroscena esatti dell’incidente e verificare se sono state violate le norme di sicurezza informatica.
L’antefatto
Da venerdì primo marzo circola la registrazione di 38 minuti in cui si può ascoltare una conversazione tra quattro ufficiali tedeschi. La registrazione è stata distribuita su Telegram dalla caporedattrice dell’emittente statale russa RT, precedentemente nota come Russia Today, Margarita Simonyan.
Si parla del possibile utilizzo dei missili da crociera tedeschi Taurus, con una gittata fino a 500 chilometri, da parte delle forze armate ucraine e dei loro possibili effetti.