Zelensky all'Occidente: "Servono più armi antimissile, se no questa guerra non la vinciamo"
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Zelensky all'Occidente: "Servono più armi antimissile, se no questa guerra non la vinciamo"

Il presidente ucraino: "Il ritardo nella loro fornitura non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlerò con i nostri partner"

Zelensky all'Occidente: "Servono più armi antimissile, se no questa guerra non la vinciamo"
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15 Giugno 2022 - 10.06


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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ribadisce ai partner occidentali che l’Ucraina ha bisogno di armi moderne per fermare i missili russi che i dispositivi attualmente in dotazione delle forze armate ucraine non sono in grado di abbattere. “L’Ucraina ha bisogno di moderne armi antimissilistiche. Il nostro Paese non ne ha ancora abbastanza”, dice. “Il ritardo nella loro fornitura non può essere giustificato. Lo sottolineerò costantemente quando parlerò con i nostri partner”, ha aggiunto Zelensky in un messaggio rivolto alla popolazione ucraina. A tal fine, ha annunciato importanti colloqui in settimana “non solo con i politici europei”. La Russia “ha ancora diversi tipi di missili sovietici, che sono ancora più pericolosi. Sono molto meno precisi e quindi molto più minacciosi per bersagli civili e normali edifici residenziali”, ha spiegato il presidente ucraino.

Zelensky ha poi riferito di aver chiesto al comandante in capo delle Forze armate, Valeriy Zaluzhny, di verificare le notizie di alcuni media secondo cui ci sarebbero soldati della difesa ucraina privi di sufficienti dispositivi di protezione individuale. “Le segnalazioni che ricevo sono significativamente diverse. Mi aspetto ora ispezioni logistiche nell’esercito: ispezioni su ciò che viene fornito e su come vengono distribuiti i dispositivi di protezione individuale. Oggi, tutti nelle zone di combattimento devono avere tutto ciò di cui hanno bisogno per proteggersi”, ha aggiunto Zelensky.

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 La guerra in Ucraina è giunta a una fase cruciale che potrebbe determinare l’esito a lungo termine del conflitto. È quanto hanno riferito più fonti vicine all’intelligence statunitense e occidentale, secondo quanto riporta la Cnn che sottolinea anche come questo momento potrebbe costringere a prendere una decisione difficile anche i governi occidentali, che finora hanno offerto sostegno all’Ucraina a un costo sempre maggiore per le loro economie e per le scorte nazionali di armi. Secondo un alto funzionario della difesa statunitense, il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, sarebbe pronto a guidare un gruppo di lavoro di quasi cinquanta Paesi per discutere della crisi. “Penso che si stia per arrivare al punto in cui una parte o l’altra avrà successo – ha detto un alto funzionario della Nato – O i russi raggiungeranno Slovyansk e Kramatorsk o gli ucraini li fermeranno qui. E se gli ucraini saranno in grado di tenere la linea qui, di fronte a questo numero di forze, sarà importante”.

Intanto il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, in un’intervista a Pbs ha assicurato che “con i partner siamo lavorando senza sosta per assicurarci” che l’Ucraina “abbia tutta l’assistenza che necessita”. Ha poi aggiunto che “siamo profondamente preoccupati ma lavoriamo 24 ore su 24, sette giorni su sette, perché ottengano ciò di cui hanno bisogno”.
 

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