Ucraina, la comunità Lgbtqi+ si unisce alla resistenza contro l'invasione russa e l'omofobia di Putin
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Ucraina, la comunità Lgbtqi+ si unisce alla resistenza contro l'invasione russa e l'omofobia di Putin

Ucraina, in queste difficili ore di guerra, nonostante il crescere dei timori, l'intenzione della comunità Lgbtqi+ è non arrendersi, tant'è che molti attivisti e veterani della stessa comunità si sono uniti all'esercito per fronteggiare l'invasore.

Ucraina, la comunità Lgbtqi+ si unisce alla resistenza contro l'invasione russa e l'omofobia di Putin
Guerra in Ucraina
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6 Marzo 2022 - 11.06


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Guerra in Ucraina, c’è anche chi teme l’omofobia di Stato di Putin. E adesso la resistenza della comunità Lgbtqi+ ucraina all’invasione russa diventa attiva e scende in campo combattono per non veder calpestati i propri diritti.

In queste difficili ore di guerra, nonostante il crescere dei timori, l’intenzione della comunità Lgbtqi+ è non arrendersi, tant’è che molti attivisti e veterani della stessa comunità si sono uniti all’esercito per fronteggiare l’invasore.

La situazione sul terreno è grave, racconta l’attivista lesbica Olena Shevchenko, a capo dell’organizzazione ‘Insight’ e rappresentante europea di Ilga World, la rete mondiale (di oltre 1.700 organizzazioni) che dal 1978 si batte per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali. “Per motivi di sicurezza molte persone Lgbtqi+ sono già partite alla volta di altri Paesi. Tutti sanno che le persone Lgbtqi+ saranno uno dei primi obiettivi sotto il possibile controllo dell’ucraina. Fanno quello che possono per cercare di salvarsi”, afferma Olena Shevchenko, la quale ogni giorno riceve centinaia di messaggi e chiamate di persone Lgbtqi+ preoccupate.

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Altri invece hanno preferito rimanere in campo e combattere. “Molte persone Lgbtqi+ hanno fatto il servizio militare. Alcuni erano in guerra nel 2014 nell’ucraina orientale. Ora sono veterani e sono andati a proteggere di nuovo il nostro Paese”, dice storica attivista per i diritti umani, che è anche co-presidente del Consiglio Lgbt dell’ucraina.

Riguardo la notizia rimbalzata sui media di una ‘kill list’ che Vladimir Putin avrebbe stilato composta, tra gli altri, anche di attivisti Lgbtqi+, Shevchenko, si limita a dire di averne “sentito parlare” ma non aggiunge altro, se non che “tutto è possibile”. Con Putin naturalmente. Ma chi è lui? “E’ il Male. Sta distruggendo il nostro Paese, le nostre case. Sta uccidendo la nostra gente”.

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