Com’è cambiato lo scambio commerciale tra gli Stati membri della Ue e la Russia, dall’inizio della guerra in Ucraina dello scorso anno? Secondo gli ultimi report, il commercio è praticamente dimezzato: sia le esportazioni che le importazioni sono scese notevolmente al di sotto dei livelli precedenti l’invasione.
La quota della Russia nelle importazioni extra-Ue dell’Unione è passata dal 9,5% al 4,3% tra febbraio e dicembre 2022. Nello stesso periodo, la quota della Russia nelle esportazioni extra-Ue totali dell’Unione europea è scesa dal 4% al 2%. È quanto emerge dai dati Eurostat, l’ufficio statico dell’Ue Il defici commerciale dell’Ue con la Russia ha raggiunto il picco di 18,2 miliardi di euro a marzo, prima di diminuire progressivamente a 6,0 miliardi nel dicembre 2022.
Il valore delle importazioni dalla Russia è diminuito del 53%, passando da 21,8 miliardi nel marzo 2022 a 10,3 miliardi nel dicembre 2022. Con la graduale sostituzione della Russia con altri partner commerciali, la quota di Mosca nelle importazioni extra-Ue per sei prodotti chiave è diminuita, con forti cali visibili per carbone, gas naturale, fertilizzanti, petrolio, ferro e acciaio. In particolare, i cali maggiori si registrano per carbone (dal 45% nel 2021 al 22% nel 2022), gas naturale (dal 36% al 21%), fertilizzanti (dal 29% al 22%), petrolio (dal 28% % al 21%) e siderurgico (dal 16% al 10%).
Argomenti: Guerra russo-ucraina