Torna la rassegna musicale MiTo, l'ultima firmata da Campogrande
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Torna la rassegna musicale MiTo, l'ultima firmata da Campogrande

Per il musicista, è l'ottava e ultima edizione come direttore artistico. Ha deciso di lasciare la presa "perché vedevo la routine dietro l'angolo" racconta.

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28 Agosto 2023 - 20.46 Culture


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Torna MiTo con la sua diciassettesima edizione, la rassegna musicale che coinvolge Torino e Milano dal 7 al 22 settembre. Questo affascinante viaggio musicale inizia con il vibrante musical “Marvellous Town” di Leonard Bernstein, una vera e propria celebrazione dell’autore di “West Side Story”. Un omaggio prestigioso al genio di Bernstein, anticipato da pochi giorni fa dalla presentazione al Festival del Cinema di Venezia di “Maestro”, il film dedicato alla vita del compositore e diretto dall’abile Bradley Cooper.

L’entusiasmo è palpabile, come afferma il direttore artistico Nicola Campogrande, che promette un inizio “elettrizzante”. Il filo conduttore di questa edizione, che annovera ben 70 concerti in programma, è il tema delle “città”, intese come luoghi di origine delle composizioni eseguite. “Nell’epoca di Instagram, dei social, non ci chiediamo da dove arrivano le cose, spesso è tutto globalizzato, da qui è nata l’idea di sottolineare le origini”, spiega il compositore ad Ansa, che dopo otto edizioni, lascerà MiTo. Il motivo? “La routine dietro l’angolo e questo non va bene né per il festival né per me”, ha dichiarato. Come suo sostituto è stato fatto il nome di Giorgio Battistelli, ma per il momento non c’è stata alcuna conferma.

Ora, l’attenzione è rivolta alla kermesse che prenderà il via alla Scala il 7 settembre, con l’orchestra del Regio di Torino diretta da Wayne Marshall eseguente le musiche di Bernstein.

L’anima del festival è rispettata: i biglietti a prezzi contenuti (massimo 30 euro) e spettacoli unici, come l’esibizione dei Pomeriggi musicali con il virtuoso della fisarmonica Richard Galliano, che interpreterà brani di Astor Piazzolla e tango appositamente arrangiati per orchestra da Paolo Furlani. Una dimostrazione che il MiTo offre esperienze musicali irripetibili.

La Royal Philharmonic Orchestra, diretta da Vasily Petrenko con la violinista Julia Fischer, presenterà in prima italiana “Icarus” di Lera Auerbach. Il trio Debussy trasformerà le melodie di Paolo Conte in affascinanti composizioni da camera. L’Orchestra Sinfonica della Rai, sotto la direzione di Juraj Valčuha e con Stefano Bollani al pianoforte, proporrà in anteprima italiana “Red da Color Field” di Anna Clyne.

La chiusura del MiTo sarà affidata alla prestigiosa Filarmonica della Scala il 22 settembre al Lingotto di Torino, con la direzione di Andrés Orozco-Estrada e Mario Brunello al violoncello.

“Lascio il festival in ottima salute”, dichiara Campogrande. “Ora ha il riconoscimento internazionale, ha accesso al Fus, il fondo unico per lo spettacolo. C’è stata una moltiplicazione della presenza televisiva e radiofonica e anche del pubblico. Otto anni hanno dimostrato che la musica classica appartiene al presente, non è una cosa polverosa. Ed è questa polverosità e gli elementi paludosi che ho cercato di togliere: da questo – conclude – non si torna indietro”, ha infine aggiunto.

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