Parma: riapre, in una veste tutta nuova, il più antico museo della stampa in Italia
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Parma: riapre, in una veste tutta nuova, il più antico museo della stampa in Italia

Il museo Bodoni, aperto per la prima volta nel 1963 per ricordare l'anniversario di morte del tipografo Gianbattista Bodoni, riapre nuovamente al pubblico.

Parma: riapre, in una veste tutta nuova, il più antico museo della stampa in Italia
In foto la Galleria del Museo Bodoni
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1 Dicembre 2022 - 19.39 Culture


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Si inaugura, a Parma, il nuovo Museo Bodoni, il più antico museo della stampa in Italia, riaperto all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta. il più antico museo della stampa in Italia.

Grazie a una ri-progettazione completa degli spazi, il museo aprirà al pubblico con un nuovo allestimento. A cura del progetto di ristrutturazione sono il direttore della Pilotta Simone Verdi e il direttore scientifico della della Fondazione Museo Bodoni, Andrea De Pasquale. Attraverso il loro lavoro congiunto e la realizzazione di nuovi arredi, il museo avrà una veste nuova, in linea con l’imponente opera di ristrutturazione e risistemazione critica degli spazi e degli allestimenti.
 
La riqualificazione dell’istituzione museale è stata finanziata dal Ministero della Cultura, che ha stanziato circa 760 mila euro.
 
Il museo Bodoni è stato inaugurato per la prima volta nel 1963, in occasione del 150/o anniversario della morte di Giambattista Bodoni (1740-1813), tipografo piemontese che elevò Parma a capitale mondiale della stampa, a partire dalla seconda metà del Settecento. Il tipografo non è stato solo stampatore ma, anche un eccellente disegnatore, incisore e fonditore di caratteri.
 
Fedele all’uomo da cui prende il nome, la nuova esposizione è una ricca selezione di edizioni bodoniane (compresi esemplari unici e rarissimi, stampati su pergamena o seta), di suppellettili tipografici-fusori ed altri cimeli di grande importanza, che provengono dall’officina di Bodoni.
 
Il percorso espositivo inizia con il torchio tipografico – fedele ricostruzione di quello usato dal tipografo saluzzese- procedendo per gli armadi originali Luigi XV, all’interno dei quali Bodoni teneva le cassette dei punzoni.
 
E’ stata, poi, inserita la sezione dedicata a “La Fabbrica del Libro”, dove un tavolo multimediale e interattivo permetterà di visionare, in formato digitale, diversi volumi.
 
Tra i tanti, sarà possibile ammirare il Manuale tipografico composto da cento caratteri latini tondi, 50 corsivi e 28 greci (a cui Bodoni stesso lavorò), l’Oratio Dominica e il Padre nostro in 155 lingue e 215 caratteri diversi tra latini, greci ed esotici, curato e stampato sempre da Bodoni.
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