Blonde: l’anno di Marilyn
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Blonde: l’anno di Marilyn

Potrebbe essere un Oscar annunciato quello per Ana De Armas che interpreta Marilyn Monroe in Blonde in concorso a Venezia.

Blonde: l’anno di Marilyn
in foto Ana de Armas
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Marco Spagnoli Modifica articolo

7 Settembre 2022 - 10.59 Culture


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di Marco Spagnoli

Non è la prima volta che un’attrice interpreta Marilyn Monroe, ma quella di Ana De Armas in Blonde di Andrew Dominik potrebbe essere quella “definitiva”.
Dalla scomparsa della Diva americana il 4 agosto del 1962 in circostanze misteriose sono trascorsi sessanta anni ed innumerevoli sono le attrici che hanno interpretato il personaggio Marilyn Monroe sul piccolo e sul grande schermo. Solo per citarne alcune nel 2011 Michelle Williams è stata candidata all’Oscar per il suo Marilyn di Simon Curtis; mentre Mira Sorvino e Ashley Judd sono state entrambe la donna e l’icona in Norma Jean & Marilyn nel 1996.

Ma le apparizioni di Marilyn sono davvero “infinite” nel cinema americano: Marilyn Monroe è stata ‘sublimata’ in una sorta di “fantasma glamour, fragile e gentile” che appare in film e serie diversissimi tra loro, interpretata da attrici non sempre conosciute: Keli Garmer è stata la protagonista di Marilyn – La vita segreta; Nectar Rose compare non accreditata come Marilyn in L.A. Confidential di Curtis Hanson (1997), Barbara Niven in The Rat Pack (1998); Catherine Hicks in Marilyn una vita una storia (1980) tratto dal romanzo di Norman Mailer…

Insomma, Marilyn Monroe, sessanta anni dopo, è più viva che mai e questa volta il film che la ricorda è basato sul romanzo più originale ed interessante, dedicato alla Diva americana, ovvero Blonde di Joyce Carol Oates, già pubblicato in Italia oltre vent’anni fa da Bompiani e oggi ripubblicato da La nave di Teseo: un volume che andando oltre la biografia, sublima il racconto della vita di Marilyn Monroe in una leggenda, abbracciando alcune delle teorie complottiste riguardo la morte della bellissima attrice in relazione alla sua relazione con entrambi i fratelli Kennedy. Un libro che era stato già adattato in una miniserie del 2001 e che oggi rivive nell’adattamento di Andrew Dominik, regista neozelandese conosciuto per Chopper, L’assassinino di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Cogan – Killing them softly. Prodotto tra gli altri da Brad Pitt il film ha un cast molto interesssante: oltre alla cubana Ana de Armas troviamo Adrien Brody, Bobby Cannavale, Xavier Samuel, Julianne Nicholson, Lily Fisher, Evan Williams, Toby Huss, David Warshofsky, Caspar Phillipson, Dan Butler, Sara Paxton, Rebecca Wisocky.

Blonde dipinge un ritratto della vita della modella, attrice e cantante, narrando il suo percorso da Norma Jeane Baker, figlia maltrattata di madre single, alla star più famosa e richiesta del mondo. “Volevamo presentare una versione della vita di Marilyn Monroe dal punto di vista della protagonista”, osserva Ana de Armas (Cena con delitto – Knives Out, The Gray Man, No Time To Die) “Desiderava che il mondo provasse che cosa realmente significa essere non solo Marilyn, ma anche Norma Jeane. Ho trovato che fosse il modo più audace, impenitente e femminista di accostarsi alla sua storia mai visto prima d’ora. Il film si sviluppa con i suoi sentimenti e le sue esperienze. Ci sono momenti in cui ci troviamo dentro il suo corpo e la sua mente e questo offre agli spettatori l’opportunità di comprendere cosa significasse essere Norma e Marilyn al tempo stesso.”

Immaginare cosa possa essere accaduto dietro alle porte chiuse ha offerto a Dominik l’opportunità di scavare a fondo l’interiorità e la psiche di Marilyn Monroe. “Era una donna profondamente traumatizzata e quel tipo di trauma esige una spaccatura tra un’identità pubblica e un’identità privata. È una realtà che si applica a chiunque, ma quando si tratta di un personaggio famoso, quella frattura spesso si manifesta pubblicamente in modi che generano ulteriori traumi”, spiega il regista “Il film si concentra molto sul rapporto con sé stessa e con quest’altra persona, Marilyn, che è al tempo stesso la sua armatura e il ruolo più ambizioso mai interpretato che minaccia di consumarla.”

Adrien Brody interpreta il drammaturgo ispirato ad Arthur Miller e Bobby Cannavale in quelli dell’Ex-Atleta che ricorda l’ex Marito Joe di Maggio.
“Il nostro film non è lineare né convenzionale: vuole essere un’esperienza sensoriale ed emozionale”, conclude Ana De Armas. “Il film si sviluppa con i suoi sentimenti e le sue esperienze. Ci sono momenti in cui ci troviamo dentro il suo corpo e la sua mente e questo offre agli spettatori l’opportunità di comprendere cosa significasse essere Norma e Marilyn al tempo stesso.”.
Blonde dopo essere passato al Lido sarà su Netflix il 28 settembre.

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