“Non se lo merita”; “Extracomunitaria”; “Dovrebbe annaffiare i fiori”.
Sono i messaggi che Lorena Cesarini, conduttrice della seconda puntata di Sanremo, ha mostrato sul palco dell’Ariston, per denunciare il razzismo che continua ad avvelenare l’Italia.
“Perché alcuni sentono la necessità di insultarmi per il colore della pelle? Io non sono qui per darvi una lezione, io amo informarmi e lo faccio da persone che ne sanno più di me. Come ad esempio l’autore di ‘Il razzismo spiegato a mia figlia’ di Tahar Ben Jealoun”.
Commossa e costretta a interrompersi spesso, l’attrice ha letto un estratto dal libro tradotto in tutto il mondo: “Il razzista ha completamente torto. Il razzismo non ha alcuna base scientifica. Esiste un solo genere umano, nel quale ci sono uomini e donne, persone di colore, di alta e bassa statura, con attitudini differenti e variate. Il sangue è della stessa tinta. Perché u uomo è uguale a un uomo”.
“Io mi auguro di non perdere mai la mia curiosità. È quello che mi rende libera e più matura”.