Fascisti al Salone del Libro, anche Carlo Ginzburg diserta: "la mia è una scelta politica"
Dopo il collettivo Wu Ming, anche carlo Ginzburg annuncia che non sarà presente alla kermesse torinese

Carlo Ginzburg
globalist
5 maggio 2019
La decisione del Comitato d'indirizzo del Salone del Libro di concedere lo stand ad Altoforte, la casa editrice vicina a Casapound, sta provocando le reazioni degli altri partecipanti al Salone: dopo l'annuncio del collettivo Wu Ming, che ha dichiarato che non sarebbe mai stata 'gomito a gomito coi fascisti', anche lo storico Carlo Ginzburg ha deciso di non partecipare alla kermesse torinese.
Nel mentre Monica Cerutti, assessora ai Diritti civili e all'Immigrazione del Piemonte, ha invitato i Wu Ming a tornare sui propri passi: "rispetto la loro scelta, ma oggi più che mai è importante partecipare proprio per non lasciare spazio a chi ha idee pericolose. Dobbiamo presidiare e usare gli spazi a disposizione per fare nuove narrazioni della realtà, diverse da quelle dei fascismi, soprattutto sul tema delle migrazioni".