Hollywood Invasion, il cinema diventa storia
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Hollywood Invasion, il cinema diventa storia

Il critico cinematografico di Globalist, Marco Spagnoli, presenta a Venezia l'opera realizzata con materiali dell'archivio NBC Universal di New York.

Brando e Loren
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31 Agosto 2011 - 22.39


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di Luigi Pardini

L’Italia, l’Europa, il mondo degli anni della Hollywood sul Tevere raccontati, per la prima volta, attraverso materiali dell’archivio NBC Universal di New York: uno sguardo inedito e originale su trent’anni di storia del grande cinema internazionale (anni ’50, ’60 e ’70) mostrati attraverso reportage e servizi televisivi del grande network americano.

La storia di quella che può essere considerata una sorta di invasione reciproca. Da un lato quella della
macchina produttiva americana in Europa, guidata dai grandi Studios hollywoodiani e da produttori in grado di imprimere una visione personale al cinema di quegli anni. Dall’altro quella dei talents europei: registi e star che hanno reso quell’epoca indimenticabile e che hanno ‘invaso’, segnandolo per sempre, l’immaginario collettivo degli Stati Uniti di quegli anni con il loro carisma e il loro talento.

La nascita e lo sviluppo di un fenomeno produttivo nuovo, sullo sfondo di un’era di grande fermento culturale, sociale e politico.

Prodotto e distribuito da Studio Universal, “Hollywood Invasion” vanta le musiche originali di Pivio e Aldo De Scalzi e andrà in onda il 21 settembre dopo un’anteprima mondiale al Festival di Venezia come Evento Speciale della sezione Controcampo Italiano.

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“Ci piacerebbe continuare a lavorare così con altri cineasti dopo Marco Spagnoli” Spiega Clara Fon-Singh responsabile degli archivi della Major americana “Vorremmo promuovere i nostri materiali e filmati e aprirci così al mondo.”

Marco Spagnoli, che due anni fa aveva portato a Venezia il suo esordio ‘Hollywood sul Tevere’ candidato al Nastro d’Argento come migliore documentario sul cinema e al David di Donatello come miglior documentario spiega “Questo film di montaggio è ‘un altro sguardo’ una sorta di Controcampo di ‘Hollywood sul Tevere’. Se il primo guardava all’arrivo degli Americani a Roma e in Italia secondo gli Italiani, il secondo è lo sguardo dell’America sull’Europa attraverso i loro divi. Documenti inediti per noi Europei e decisamente sorprendenti.”

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