Nel giorno in cui la magistratura e le forze dell’ordine hanno eseguito nove arresti in diverse città italiane nell’ambito di un’indagine sui presunti finanziamenti all’organizzazione terroristica Hamas, il Partito Democratico ha espresso piena fiducia nell’azione giudiziaria, mettendo però in guardia contro l’uso politico dell’operazione da parte della destra di governo.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di nove cittadini italiani accusati di aver raccolto e trasferito circa sette milioni di euro attraverso associazioni di beneficenza. Secondo gli inquirenti, i fondi — formalmente destinati ad aiuti umanitari per la popolazione palestinese — sarebbero stati in realtà convogliati verso strutture riconducibili o controllate da Hamas. All’operazione hanno partecipato polizia e Guardia di finanza in diverse città, tra cui Genova, Milano, Firenze, Roma, Bologna e Torino.
In una nota, Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria del Pd, ha ribadito la «più ferma condanna per ogni forma di sostegno e complicità con i terroristi di Hamas», sottolineando come tali condotte rappresentino «la negazione della prospettiva di una Palestina laica e democratica» per cui il Partito Democratico si batte. Provenzano ha inoltre espresso «piena fiducia verso magistratura e forze dell’ordine impegnate nell’operazione antiterrorismo», rivendicando la netta distinzione tra solidarietà verso il popolo palestinese e qualsiasi forma di terrorismo.
Il dirigente dem ha quindi richiamato le altre forze politiche al rispetto del ruolo delle istituzioni, invitando chi ha «un minimo di contegno istituzionale» a unirsi nel contrasto al terrorismo anziché alimentare «misere polemiche politiche». Un riferimento diretto, nel Pd, ai tentativi della destra di utilizzare l’inchiesta per colpire l’opposizione e delegittimare l’impegno per la causa palestinese, evitando al tempo stesso un confronto sulle responsabilità politiche del governo italiano rispetto alla guerra in corso a Gaza.
«Chi pensa di strumentalizzare volgarmente questa operazione per gettare ombre sul nostro impegno per la causa palestinese ne risponderà nelle sedi opportune», ha concluso Provenzano, respingendo ogni equiparazione tra la denuncia delle violazioni del diritto internazionale e la complicità con organizzazioni terroristiche.
