Brigitte Macron definisce "stupide stro**e" manifestanti femministe: arriva la denuncia

Brigitte Macron è oggetto di una denuncia legale da parte di diverse organizzazioni, tra cui gruppi per i diritti delle donne, dopo essere stata filmata mentre definiva “stupide stronze” le manifestanti femministe

Brigitte Macron definisce "stupide stro**e" manifestanti femministe: arriva la denuncia
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17 Dicembre 2025 - 23.53


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Brigitte Macron è oggetto di una denuncia legale da parte di diverse organizzazioni, tra cui gruppi per i diritti delle donne, dopo essere stata filmata mentre definiva “stupide stronze” le manifestanti femministe durante uno spettacolo teatrale a Parigi.

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Oltre 300 donne – precisamente 343, un numero storicamente simbolico nel femminismo francese – hanno presentato questa settimana la denuncia contro la first lady francese per oltraggio pubblico.

Un video girato la scorsa settimana mostra Macron in conversazione dietro le quinte del teatro Folies Bergère di Parigi con Ary Abittan, attore e comico francese precedentemente accusato di stupro.

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La first lady stava assistendo allo spettacolo insieme a sua figlia e ad alcune amiche. La sera precedente, attiviste femministe avevano interrotto lo spettacolo gridando: “Abittan, stupratore!”

Brigitte Macron, 72 anni, ha chiesto ad Abittan come si sentisse. Quando lui ha risposto di sentirsi spaventato, lei si è riferita alle manifestanti come “sales connes” (stupide stronze) e ha aggiunto che, se fossero ricomparse, «le butteremo fuori».

Juliette Chapelle, avvocata dei gruppi femministi che hanno presentato il caso, ha dichiarato a France Inter: «È la first lady di Francia, le sue parole contano».

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Chapelle ha aggiunto che Macron sembrerebbe “molto impegnata nelle cause delle donne, ma in realtà possiamo dire che c’è una disconnessione tra i suoi discorsi pubblici e ciò che pensa realmente”.

I magistrati avevano archiviato nel 2024 l’indagine sulla presunta violenza sessuale del 2021 contro Abittan, per mancanza di prove sufficienti a portare il caso in giudizio. La decisione è stata confermata in appello a gennaio di quest’anno.

Il gruppo femminista che ha partecipato alla protesta teatrale, Nous Toutes, ha dichiarato che le attiviste avevano interrotto lo spettacolo per protestare contro quella che definisce “la cultura dell’impunità” legata alla violenza sessuale in Francia.

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«Mi dispiace se ho ferito donne vittime», ha dichiarato Macron al media Brut questa settimana, definendo i commenti catturati in video “parole private”.

Ma ha aggiunto: «Non posso rimpiangerli. È vero, sono la moglie del presidente della Repubblica, ma sono soprattutto me stessa. E quindi quando sono in privato posso lasciarmi andare in modi che non sono del tutto appropriati».

Tra i gruppi femministi che hanno presentato la denuncia c’è Les Tricoteuses Hystériques (Le Magliaie Isteriche), fondato nel 2024 in occasione del più grande processo per stupro in Francia, in cui decine di uomini furono condannati per aver stuprato Gisèle Pelicot, drogata dal suo ex marito.

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Un avvocato difensore in quel caso aveva definito le donne fuori dal tribunale “isteriche” e “tricoteuses”, paragonandole alle donne che durante la Rivoluzione francese osservavano e lavoravano a maglia mentre cadeva la ghigliottina.

Il numero di 343 denuncianti richiama la petizione del 1971 per la legalizzazione dell’aborto, in cui 343 donne dichiararono di aver interrotto una gravidanza.

Diverse celebrità hanno espresso solidarietà alle attiviste insultate da Macron, adottando l’insulto con l’hashtag #salesconnes.

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L’attrice e regista Judith Godrèche, figura di spicco del movimento #MeToo in Francia, che ha denunciato due registi per abusi sessuali subiti da adolescente, ha scritto sui social: «Anche io sono una sale conne (stupida stronza) e sostengo tutte le altre».

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