L’obiettivo del Sudafrica è quello di «mettere in evidenza la difficile situazione che stanno vivendo persone innocenti» nella Striscia di Gaza e nei Territori palestinesi dopo la rappresaglia israeliana per l’attacco subito il 7 ottobre.£
Lo ha detto la ministra degli Esteri sudafricana Naledi Pandor dall’Aia, dove oggi è atteso il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia (Cig) sul ricorso presentato dal Sudafrica.
L’intenzione è quella di «informare la comunità internazionale del grave danno che viene arrecato a Gaza», ha spiegato Pandor, aggiungendo che ora «la questione palestinese è «al centro del mondo» dopo essere stata ignorata per molti decenni.
Non è prevista per oggi una sentenza sulla richiesta sudafricana di riconoscere che Israele sta violando a Gaza la Convenzione sul genocidio. Piuttosto, quello che potrebbe decidere la Cig, affermano gli osservatori, è di chiedere una serie di misure di emergenza, tra cui lo stop dell’operazione militare nella Striscia di Gaza. La sua decisione è vincolante e non appellabile, ma non è detto che Israele decida di rispettarla dato che la Corte non ha gli strumenti per far rispettare le sue sentenze.