“Voglio che la guerra finisca! Voglio vedere la Russia libera dalle catene di Putin!”. Il deputato della Duma della città di Perm, Sergei Medvedev, non difetta certo di coraggio. Ha criticato Vladimir Putin con queste parole, e si è espresso contro la guerra in Ucraina, ed ha subito pagato: è stato inserito nella lista dei ricercati internazionali. Lo riferiscono uT canale telegram anonimo e la pubblicazione “Ura.ru”.
Una fonte vicina alle forze di sicurezza afferma che Medvedev è stato inserito nella lista dei ricercati dopo aver lasciato la Russia per il Kazakistan il 13 gennaio. Però, due giorni dopo, il 15 gennaio, lo stesso deputato in un’intervista al corrispondente di 59.ru ha smentito di aver lasciato la Russia, ma si è rifiutato di rivelare dove si trovasse. “Non confermo le informazioni sulla mia partenza dalla Russia. Non voglio dire dove mi trovo ora. L’unica cosa che posso dire è che sono sul pianeta Terra”, ha detto Medvedev.
Il politico ha anche detto di essere stato avvicinato dalla polizia del distretto Leninsky di Perm con la richiesta di comparire in caserma per un interrogatorio. “Ho detto che avrei preso in considerazione la cosa dopo aver valutato i margini di sicurezza di questo invito e avrei informato la polizia della mia decisione”, ha detto il deputato.
Era il 31 dicembre quando Sergei Medvedev pubblicava il post contro la guerra criticando Vladimir Putin. Post pubblicato sulla sua pagina personale VKontakte, il cui accesso è limitato.
Ecco cosa diceva:
“Possa morire la creatura che ha scatenato questo bagno di sangue! Possa la crudele punizione raggiungere tutti i responsabili delle centinaia di migliaia di vite rovinate!
E’ spaventoso vedere cosa è diventata la Russia. Gente ingannata, impazzita nella sua malizia, tornate in voi!
Russia, svegliati! Stai per essere uccisa!
È terribile rendersi conto che il mostro che è dietro tutto questo sta andando di nuovo alle urne.
Voglio che la guerra finisca!
Voglio vedere la Russia libera dalle catene di Putin.”
L’11 gennaio, gli screenshot del post di Medvedev sono circolati sui canali Telegram pro-Cremlino. Successivamente, la direzione del Comitato del Partito Comunista del Territorio di Perm ha comunicato di aver espulso il deputato dal partito, e poi dalla fazione comunista alla Duma della città di Perm.
