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Parole durissime che non lasciano intravedere nulla di buono. «L’obiettivo di Hamas non è governare Gaza. Questa battaglia non è scoppiata perché volevamo carburante o manodopera. Miriamo a ribaltare completamente la situazione. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo».
Lo ha detto in un colloquio con il New York Times dal Qatar, Khalil al-Hayya, dirigente di spicco di Hamas.
«Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco», ha aggiunto Taher El-Nounou, consulente per i media di Hamas.
