A dire il vero la Tass aveva dato con evidenza le parole (forzate) di Leonid Sevastyanov che parlavano di Francesco pronto a mediare nella lite tra la chiesa ortodossa ucraina obbediente a Mosca e quella autocefala che si è staccata da Mosca.
«Abbiamo letto le notizie di un incontro che un rispettato rappresentante ha avuto con il pontefice, ma non abbiamo sentito alcuna dichiarazione vaticana su questo argomento. Pertanto, non riteniamo necessario e possibile commentare».
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto così ai giornalisti che chiedevano un commento alle parole del presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti Leonid Sevastyanov, al quale, in un colloquio privato, Papa Francesco avrebbe proposto di stabilire una tregua di due settimane nella zona di guerra in Ucraina durante le festività pasquali.
