La Cina difende la sua scelta di sospendere le comunicazioni militari con gli Stati Uniti in seguito alla visita a Taiwan della presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, definendo “giustificata e appropriata” la decisione. “Le pertinenti contromisure della Cina”, si legge in una nota del ministero della Difesa cinese a firma del portavoce Wu Qian, “sono un avvertimento necessario alla provocazione degli Stati Uniti e di Taiwan e la legittima difesa della sovranità e della sicurezza nazionale è del tutto ragionevole e appropriata”.
Gli Stati Uniti, accusa il portavoce, “stanno creando una crisi e allo stesso tempo stanno cercando una scusa per scaricare la colpa sugli altri” e la Cina si oppone fermamente. “Esortiamo gli Stati Uniti”, conclude la nota, “a rispettare seriamente gli interessi e le preoccupazioni fondamentali della Cina, ad abbandonare l’illusione di usare Taiwan per controllare la Cina e a non andare sempre più avanti lungo la strada sbagliata”. Oltre all’annullamento dei colloqui militari con Usa, venerdì scorso la Cina aveva annunciato anche la sospensione dei colloqui con Usa su altri cinque dossier, tra cui quelli sul contrasto ai cambiamenti climatici.