Deniz Naki, calciatore curdo-tedesco, inizia uno sciopero della fame per Afrin

Il calciatore, scampato l'anno scorso a un attentato, è a Ginevra, dove è in corso la sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Deniz Naki
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21 Marzo 2018 - 17.08


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Deniz Naki, calciatore curdo-tedesco, ha iniziato uno sciopero della fame davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a Ginevra per protestare contro l’intervento militare della Turchia ad Afrin: “Chiediamo che l’esercito turco e i suoi alleati islamici si ritirino da Afrin e finiscano questa guerra di aggressione”, ha detto l’ex giocatore del St.Pauli al quotidiano tedesco Die Welt.

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Ginevra è la città ospite, fino a venerdì, della 37esima sessione ordinaria del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Naki sta portando avanti la sua protesta insieme a un gruppo di attivisti curdi. La famiglia del calciatore 28enne appartiene alla minoranza curda in Turchia; dopo avere giocato in Germania con Bayer Leverkusen, St.Pauli e Paderborn il calciatore 28enne ha continuato la sua carriera in Turchia prima con il Genclerbirlig di Ankara e poi con l’Amedspor. L’anno scorso un tribunale turco lo aveva condannato a 18 mesi di carcere, pena poi sospesa, per propaganda terroristica dopo avere pubblicato sui social materiale relativo al PKK. 

Lo scorso anno, il giocatore è scampato a un attentato in autostrada al confine con il Belgio: la sua auto è stata centrata da due proiettili mentre viaggiava nei pressi della cittadina di Dueren. Sempre a gennaio, la Federcalcio turca lo ha squalificato per tre anni e mezzo per aver condiviso sui social un video in cui si faceva appello a partecipare a una manifestazione contro l’offensiva militare lanciata dalla Turchia lo scorso 20 gennaio ad Afrin.

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