Gerusalemme blindata nella giornata della rabbia e della preghiera

Aumentato il numero di agenti e guardia di frontiera in previsione che riesplodano le violenze dopo la decisione di Trump di postare l'ambasciata

Proteste a Gerusalemme
Proteste a Gerusalemme
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

8 Dicembre 2017 - 09.18


ATF AMP

E’ una Gerusalemme presidiata dalle forze di sicurezza israeliane quella che si prepara ad una giornata che potrebbe essere cruciale, dopo la decisione di Trump di trasverirvi l’ambasciata americana e la reazione dei palestinesi che hanno dichiarato ”tre giorni di rabbia”.
Per oggi – il venerdì è la giornata della preghiera per i musulmani – si temono incidenti a Gerusalemme Est, la parte palestinese della città, annessa e considerata occupata da parte della comunità internazionale.
Il governo israeliano ha annunciato di avere aumentato la presenza di forze di polizia nella città. “Diverse ulteriori centinaia di poliziotti e guardie di frontiera sono stati schierati nella e intorno alla città vecchia”, ha detto venerdì il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld.
Nessuna restrizione di età è stata imposta ai fedeli di Gerusalemme per accedere alla spianata, ha aggiunto, contrariamente alle misure prese durante i precedenti periodi di tensione. Dopo la dichiarazione di Trump, il movimento islamista di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha proclamato per una “nuova intifada”.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version