Metodi duri della polizia francese e una protesta che è arrivata direttamente da Pechino: migliaia di persone sono scese in piazza a Parigi per chiedere “giustizia” e “verità” dopo l’uccisione di un uomo cinese da parte di un poliziotto la scorsa settimana.
I dimostranti si sono radunati in place de la Republique con cartelli su cui si leggono slogan come ‘Verità giustizia dignità, ‘Per la pace e la giustizia, contro la violenza’. Un minuto di silenzio è stato osservato dai dimostranti ai piedi della statua al centro della piazza, dove è stato mostrato uno striscione con la scritta ‘Polizia assassina, vogliamo giustizia’ vicino alla foto di Liu Shaoyao, il 56enne ucciso domenica 26 marzo nella sua abitazione da spari esplosi da un agente.
Secondo la versione fornita dalla polizia si è trattato di “legittima difesa” contro “un assalitore con delle forbici”. Ma i media cinesi hanno riferito la testimonianza di una figlia dell’uomo, secondo cui il padre non ha aggredito il poliziotto. Un’indagine è stata aperta sui fatti, mentre il 28 marzo il ministero degli Esteri cinese aveva convocato il diplomatico francese per chiedere indagini approfondite e garanzie sulla sicurezza dei cittadini cinesi in Francia.
