Dal 16 settembre – giorno in cui la barriera di reti e filo spinato eretta dall’Ungheria per sigillare il confine con la Serbia è diventata formalmente operativa – fino a domenica sera ben 111.150 migranti hanno scelto di proseguire la loro lunga marcia verso il Nord Europa battendo la “via croata”. Ad attestarlo sono le ultime cifre fornite dal ministero degli Interni di Zagabria, secondo cui nella sola giornata di domenica (da mezzanotte alle nove di sera) 4.449 profughi si sono riversati nel territorio croato attraversando i valichi di frontiera di Tovarnik e Bapska. E da qui i rifugiati sono saliti a bordo di autobus e treni messi a disposizione dalle autorità croate per raggiungere il confine magiaro. Stando inoltre ai dati del ministero, il centro di accoglienza di Opatovac (il più grande del Paese) sta ospitando in queste ore 711 persone.
Tra l’altro, la relazione presentata lunedì mattina segnala la lenta ma graduale ripresa del traffico ferroviario al confine fra Serbia e Slovenia, mentre i trasporti continueranno a restare bloccati al confine fra Serbia e Ungheria.
(Fonte: Tanjug)