La campagna elettorale di Recep Tayyp Erdogan in corsa per le presidenziali, marcia semrpe più di pari passo con la costruzione di un ruolo che comincia a farsi molto discutibile, quello di difensore dell’Islam nel mondo. Dopo aver sparato a palle incatenate contro Israele, che il premier turco accusa di “genocidio” ai danni dei palestinesi di Gaza e lo scontro frontale con l’Egitto, reo di “spalleggiare lo Stato ebraico”, ieri il politico più potente di Turchia se l’é presa direttamente con gli Stati Uniti d’America.
“Se l’America continua a dire che Israele usa il suo diritto all’autodifesa , innegabilmente l’America deve fare autocritica”, ha detto il primo ministro islamico-conservatore al canale di notizie “TGRT”, trascurando il fatto che il suo paese é un alleato degli Stati Uniti all’interno della NATO. Erdogan, che é sempre stato un forte sostenitore della causa palestinese, nei giorni scorsi aveva denunciato con veemenza le operazioni militari israeliane a Gaza, accusando Israele di “terrorismo di stato” e “genocidio” contro i palestinesi.
Venerdì scorso, il portavoce del Dipartimento di Stato americano Jen Psaki aveva risposto criticando i suoi commenti per definirli “l’offensivi e falsi.”.”Crediamo che le dichiarazioni del primo minostro Erdogan siano offensive e sbagliato, e consideriamo questo tipo di retorica inutile perché distrae dagli sforzi urgenti per concludere un cessate il fuoco – ha detto Psaki – quando nutriamo preoccupazioni circa certe dichiarazioni o azioni non esitiamo a sengnalarlo anche quando si tratta di un alleato della NATO”.
La controreplica dell’aspirante sultano non si é fatta attendere.Erdogan si dice “esasperato” dalle critiche che arrrivano dagli Stati Uniti: “In effetti, sono gli Stati Uniti che hanno fatto finora dichiarazioni inquietanti e offensive circa l’offensiva israeliana su Gaza – insiste . mentre é evidente a tutti che Israele sta esercitando un uso sproporzionato della forza e uccidere i palestinesi in modo spietato. Come possiamo ignorare tutto questo? E come fa come un paese come gli Stati Uniti a rimanere cieco?”, ha ribattuto con tono indignato.
Una delegazione turca guidata dal sottosegretario agli Esteri Feridun Sinirliogluinizierà linedì una visita negli Stati Uniti per colloqui con alti funzionari del Stato e del Consiglio di Sicurezza sulle relazioni bilaterali, le crisi regionali e la situazione internazionale.
Fonte: France Presse
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