L'italiano rapito in Yemen in mano a una tribù

Il carabiniere Alessandro Spadotto si trova in mano alla tribù degli Al-Jalal, che per la sua liberazione chiede il rilascio di un detenuto e la restituzione di terre a Sanaa.

L'italiano rapito in Yemen in mano a una tribù
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31 Luglio 2012 - 09.08


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Il carabiniere rapito in Yemen, Alessandro Spadotto, si trova in mano ai membri delle tribù. Che per la sua liberazione chiedono il rilascio di un detenuto e la restituzione di alcune terre nella capitale Sanaa. A riferirlo è stato il ministro dell’Interno yemenita. E in una lunga conversazione telefonica con il titolare della Farnesina Giulio Terzi, il ministro degli Esteri yemenita Abu Bakr al Qirbi ha confermato la totale disponibilità del governo di Sanaa al massimo impegno e collaborazione, assicurando che polizia e intelligence sono al lavoro.

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Il ministero dell’Interno di Sanaa fa sapere inoltre che il carabiniere è stato rapito dalla tribù degli Al-Jalal e in particolare da Ali Nasser Hariqdane, ricercato per il suo coinvolgimento in atti di banditismo.
In particolare, Ali Nasser Hariqdane vorrebbe cosi fare pressioni sulle autorità perchè abbandonino le azioni legali nei suoi confronti e chiederebbe il risarcimento da parte dello Stato. In nottata, il ministero degli Interni yemenita aveva già comunicato che il carabiniere rapito si troverebbe nella provincia petrolifera di Maarib, dove sarebbe stato trasportato dopo il rapimento avvenuto a Sanaa.

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