Il sito Middle East on Line, molto vicino al governo degli Arabi Uniti, respinge al mittente le dichiarazione del Gran Mufti saudita contrario alla costruzione di nuove chiese nella pensiola arabica e favorevole alla distruzione di quelle già costruite, perchè la penisola arabica, a suo avviso, sarebbe territorio sacro islamico.
Middle East on Line non ci va tenero e confermando il piano degli emirati di costruire una nuova chiesa accusa il mufti di fomentare l’islamofobia, impicciandosi in affari non suoi. La costruzione di chiese, e il progetto di nuove costruzioni,infatti non riguarda l’Arabia Saudita, ma gli Emirati e il Kuwait, paesi sui quali il mufti non h competenza.
Rinfrancato da questo netto no al fanatismo wahhabita,il professor Younis Tawfik, docente in Italia e per lungo tempo membro della consulta islamica, ci induce a pensare che forse il mufti non ha mai letto il Corano.
Tawfik infatti afferma che la sua “posizione personale è priva di fondamento giuridico,dal momento che nel Corano è esplicitamente riconosciuto dal Profeta il diritto alle comunità cristiane esistenti in Arabia di professare la loro fede, prevedendo inoltre che essi non debbano sotostare ai tribunali islamici. E lo stesso secondo califfo, Umar ibn al-Khattab, riconobbe gli stessi diritti ai cristiani quando conquistò Gerusalemme. Il divieto riguarda il solo recinto meccano, quella è l’unica area riconosciuta come sacra dall’Islam, Corano e Sunnah. Fuori di lì in tutta la penisola arabica è possibile costruire chiese.”
Un deputato iracheno ha chiesto che le farneticazioni del mufti saudita siano discusse al prossimo vertice arabo.