Lotito fa outing: ho cercato Bielsa per i tifosi e lo avrei accontentato in tutto

El Loco sarebbe andato via per il mancato rispetto dei patti presi in tema di mercato. Ma Claudio Lotito non ci sta a passare per quello che ha illuso i tifosi della Lazio.

Claudio Lotito
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14 Luglio 2016 - 10.53


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Claudio Lotito non ci sta a passare per quello che ha illuso i tifosi della Lazio e gli appassionati tutti del calcio italiano di poter portare a Roma Marcelo Bielsa, salvo poi scontrarsi col rifiuto improvviso del Loco, a detta dell’argentino dovuto al mancato rispetto dei patti presi in tema di mercato. Il quotidiano La Repubblica ha intercettato il numero 1 biancoceleste ieri alla bouvette del Senato ed ecco qual è la sua versione dei fatti: “LUI vive nella pampa sconfinata, qui invece ce stanno le norme, ce stanno i regolamenti. Ho sbagliato. Me dicevano: fai sognare i tifosi, porta un po’ di entusiasmo. Ma Lotito non vende sogni, vende solide realtà come dice quello. Inzaghi era la prima scelta, ho provato con Bielsa pe fa’ contenti i tifosi“.

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Il prossimo passo potrebbe essere la causa contro Bielsa, che in queste ultime ore è stato accostato alla panchina dell’Argentina: “Ecco qua. Questa è la lettera sua, mi provoca, cerca l’incidente. Questa è la mia risposta dettata da Parigi. Non cado nella provocazione. Parlo della differenza di carattere, gli comunico che lo aspetto in sede con grande entusiasmo altrimenti la Lazio ne avrà dei danni incalcolabili. C’ho tutto per anna’ fino in fondo in tribunale. Lui è soprannominato El Loco, ma io so’ ancora più matto. Me so’ fatto incanta’. Volevo fa’ er fanciullino der Pascoli, il sognatore. Ma adesso me trasformo in Machiavelli“.

Sui dettagli del contratto proposto: “Non dico la cifra, ma poi c’erano altre mille clausole. I soldi li voleva in dollari, le variazioni sul cambio a carico mio. Va be’. Se cambia l’imposizione fiscale in Italia, la differenza la metto io. Ok. Biglietti aerei per l’Argentina in prima classe per cinque persone, lui e il suo staff. Cinque telefonini. “Claudio, io parlo 2-3 ore al giorno con l’Argentina”. Bolletta illimitata. Accetto. Hotel a cinque stelle, sempre. Gli dico: “Marcelo, quando sei venuto a Roma ti ho messo in un albergo mio. Era 4 stelle superior. Sei stato male?”. Lui me fa: “Benissimo”. “Allora che ce devi fa’ co ste 5 stelle, che sei grillino?”. S’impunta: 5 stelle. E va be’”. “Poi, c’è la storia delle sagome, quelle per simulare la barriera. Bielsa dice che vuole le sagome tedesche. Ma perché, quelle italiane che c’hanno? So’ uguali, so’ pezzi di plastica. No, tedesche. Le ordino, costano tre volte quelle italiane. El Loco ce tiene ai valori. Lo so io quali valori…”.

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La chiusura di questa confessione a cuore aperto è sul bel rapporto che si era venuta a creare tra la famiglia Lotito e Bielsa: “Viene a cena a villa San Sebastiano. Dodici anni di presidenza, mia moglie non ha mai aperto bocca sul calcio. Stavolta fa: “Simpatico“. Dall’Argentina telefonava a mio figlio, che ha 19 anni: “Come sta Claudio?”. Penso io: è una brava persona. Macché era solo speculativo, nel senso che voleva specula’”.

Su Totti, protagonista di un video in cui sorride ad una battuta di un tifoso sul mancato arrivo di Bielsa alla Lazio: “C’ha poco da ridere. La Roma non ha né la società né i soldi e lo vedrete”. E su Sabatini: Lo ha chiamato per non farlo venire. Lotito è inaffidabile, gli ha detto. Lo stesso ha fatto Veron, per esempio”.

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