Vanishing Trees, in italiano “Alberi che svaniscono” é il titolo dell’installazione digitale dell’artista brasiliana Debora Hirsch che verrà ospitata dal 15 gennaio al 15 aprile 2026 al piano terra di Palazzo Citterio a Milano; un importante progetto, promosso dalla stessa struttura milanese e dal Museo Nazionale dell’Arte Digitale e nato in collaborazione con l’Orto Botanico di Brera e il suo corrispettivo newyorkese.
L’opera, utilizzando tecnologie generative, rende vive le immagini di tre alberi in via di estinzione custoditi presso l’Orto Botanico di Brera: Ginkgo biloba, Pterocarya fraxinifolia e Torreya taxifolia. Le immagini di queste piante che si generano e si dissolvono secondo i ritmi dei cicli naturali, evocano il legame tra crescita e scomparsa. E qui entra in gioco la vera forza dell’installazione, la memoria: sfruttando la mediazione tecnologica questa viene tradotta in un linguaggio contemporaneo che restituisce l’eredità biologica del passato.
Hirsch ci dona un lavoro in cui gli alberi diventano simboli di resistenza: sono loro stessi, nei video proiettati sul ledwall di Palazzo Citterio, a parlare in prima persona, grazie soprattutto ai testi di Lucas Mertheikian, studioso con il quale l’artista brasiliana ha sviluppato le ricerche sulle Plant Humanities. Ciò permette di sostituire il punto di vista umano con quello della natura, alla quale viene restituito il suo valore fondamentale.
La tecnologica, strumento chiave di tutta l’opera, diventa così il mezzo attraverso il quale la materia vegetale recupera la propria voce. Grazie al lavoro degli orti botanici di Brera e New York, Deborah Hirsch, artista da sempre impegnata nella tutela delle biodiversità e delle specie a rischio, traduce le proprie ricerche in una narrazione visiva in cui la perdita della biodiversità viene interpretata come una crisi della memoria collettiva.
