In Ucraina è nato un bambino con la tecnica dei ‘tre genitori’, che prevede l’utilizzo dell’ovulo di una donatrice in cui è stato inserito il Dna della coppia che lo richiede. Lo riferisce il Times, secondo cui è la prima volta che viene usata questa tecnica, mentre un altro bambino, sempre con ‘tre genitori’, è nato in Messico con un metodo diverso.
La tecnica, sviluppata in Gran Bretagna e Usa e per il cui uso nel Regno Unito è arrivato poche settimane fa il via libera, è nata per le coppie affette da una malattia genetica che influisce sui mitocondri, le ‘centrali energetiche’ delle cellule. Nel caso ucraino invece è stata utilizzata per una coppia infertile. L’ovulo di una donna di 34 anni è stato fecondato con uno spermatozoo del marito, e il materiale genetico risultante è stato trasferito nell’ovulo di una donatrice. La gravidanza è stata poi portata avanti dalla prima donna, che cercava di avere un figlio da oltre dieci anni.
Il bimbo risultante, che è in buona salute, ha il Dna della coppia, con una piccola percentuale che viene dalla donatrice. Un secondo bambino in Ucraina dovrebbe nascere il prossimo marzo. “Questo trattamento – spiega Valery Zukin, il medico responsabile, al Times – può aiutare le donne i cui embrioni smettono di crescere prima di poter essere impiantati, una condizione che colpisce circa una paziente su 150 che si rivolge alla fecondazione assistita”.