Un momento di grande tensioneche potrebbe terremotare l’alleanza Pd-M5s a favore della destra: “Se lei (Elly Schlein ndr) vuole mantener fede all’impegno preso a marzo 2023, quando fu acclarata segretario del partito democratico, al grido di `libererò il partito democratico – parole sue – da capibastone e cacicchi` – troverà in me il più grande partner favorevole a questa operazione”.
Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte intervistato ieri sera al programma “Accordi e disaccordi” su Nove, parlando dei motivi del ritiro del Movimento 5 Stelle alle primarie con il pd in vista delle elezioni comunali di Bari.
Il Pd attrezzato per le primarie
“Noi non siamo attrezzati per competere nelle primarie, perché è chiaro che il pd è molto attrezzato, le vincerebbe sempre. E comunque occorre un ragionamento politico in una situazione così complicata”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte intervistato durante il programma “Accordi e disaccordi” su Nove, parlando dei motivi del ritiro del Movimento 5 Stelle alle primarie con il pd in vista delle elezioni comunali di Bari.
“Siamo arrivati alle primarie molto indeboliti perché nel frattempo è arrivata un’inchiesta con 137 indagati”, ha spiegato Conte, che ha aggiunto: “Siamo stati costretti ad accettare le primarie, perché o andavamo da soli con Laforgia, oppure dovevamo accettare Leccese”.
Sulle primarie, ha proseguito, “abbiamo fatto solo una richiesta: cambiamo le regole, rendiamole più stringenti. Consentiteci la pre-registrazione di chi va a votare, anche qualche ora prima. Perché non possiamo consentire, in un contesto ambientale con le inchieste in corso, che arrivino all’ultimo secondo persone che non controlliamo. Questa richiesta ci è stata respinta”.
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