“Con la `pastasciutta antifascista´ di quest’anno, ad ottant’anni dalla caduta del regime, abbiamo assistito ad un doppio episodio che desta preoccupazione. Da un lato il caso di Rosà dove la sindaca, in violazione dei principi di democrazia della nostra della Costituzione, non ha concesso gli spazi”. A sostenerlo i consiglieri regionali del Pd Veneto.
“Contemporaneamente quello di Porto Burci, nel comune di Vicenza, dove è comparsa una scritta intimidatoria del Mis contro gli organizzatori. Si tratta di fatti che, con modalità diverse, aprono ad una riflessione sulla necessità di prestare molta attenzione e tenere alta la guardia sul fronte della difesa dei valori democratici”.
Per gli esponenti dem “limitare la libertà di manifestare pacificamente i principi antifascisti, cardine della nostra Repubblica, affermati attraverso la Costituzione, vietare il ricordo pubblico di fatti che hanno portato alla conquista di queste libertà, è inaccettabile. Soprattutto se tutto ciò accade per mano di rappresentanti delle istituzioni sul territorio. Sono fatti intollerabili. Serve – concludono – che tutto il fronte politico ed istituzionale del Veneto si ritrovi compatto per arginare questo clima oscuro”.