Calenda perde qualche pezzo. Del resto siamo in una fase politica in cui partiti nascono e si sciolgono, in cui l’elettorato va da una parte all’altra senza punti di riferimento e si trabocca di partiti o liste personali.
“Calenda e Letta. Ognuno dà la colpa all’altro. Non mi interessa chi ha più colpa. Hanno fatto un pasticcio. Punto. Sono sempre stato convinto della necessità di costruire una forza politica liberale e democratica in grado di rompere l’assurdo schema destra-sinistra. Azione mi era sembrata il luogo migliore per coltivare questo obiettivo e queste elezioni erano una bella occasione, un banco di prova. Ho sempre pensato che l’obiettivo non fosse in contraddizione con un dialogo col Pd, a condizione che quel partito si decidesse a compiere quella scelta sempre rinviata di voler essere a tutti gli effetti un partito socialdemocratico europeo».
Lo dice Ugo Rossi, ex presidente della Provincia di Trento e ora consigliere provinciale di Azione. Dopo la rottura con il Pd, Rossi ha deciso di chiudere l’esperienza con il partito di Calenda.
«Non voglio partecipare a questo spettacolo avvilente, chiuderò il mio mandato in consiglio provinciale ma non sotto il simbolo di Azione», ha aggiunto Rossi.
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