Un partito di Draghi? “Ma certo non lo farà mai. Penso invece che noi dobbiamo cogliere la sfida di convincere gli italiani a smettere di votare chi dice cose che gli fa piacere sentirsi dire, ma che poi non producono nessun risultato”.
Così Carlo Calenda a Zapping su Rai Radio Uno.
“Poi è chiaro che penso che alle prossime elezioni, se riusciamo ad affermare un forte movimento, io direi riformista e pragmatico che è un po’ la matrice che ha lo stesso Draghi, ad un certo punto la possibilità che si crei una coalizione che tenga Draghi al governo è possibile”. Potrebbe continuare a governare il paese? “Sì ma da una posizione super partes”.
Niente Alleanze
Azione si prepara a diventare un vero e proprio partito e alle prossime elezioni politiche andrà con una lista insieme a Più Europa, senza alleanze con la destra o con la sinistra.
“Noi andremo alle elezioni indipendenti da eventuali poli di destra e di sinistra. Questo non vuol dire non dialogare, ci saranno tutti al congresso per questa ragione. Considero Letta una persona di qualità, ma ce ne sono anche dentro Fi , c’è Giorgetti… ma una cosa è dialogare una cosa è fare un’offerta politica insieme”.
Dunque, “correremo da soli, abbiamo ormai un accordo con ‘Più Europa’ con cui condividiamo molti valori. La Meloni è partita con un partito del 2% e poi è cresciuta. Se l’è recuperato sul territorio quel consenso. Io penso che dobbiamo replicare quello che abbiamo fatto a Roma, dove siamo diventati primo partito facendo un’offerta molto chiara e netta ai cittadini”.
