Pescatori liberati, la rabbia della Meloni: “Comunque 108 giorni sono troppi”

La capa di Fratelli d’Italia non nasconde la sua delusione per non poter più cavalcare politicamente a Natale la vicenda del peschereccio sequestrato da Haftar

Giorgia Meloni
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17 Dicembre 2020 - 13.25


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Giorgia Meloni, leader Fdi, si è espressa sulla liberazione dei 18 pescatori italiani, delusa perché non potrà più cavalcare la vicenda per screditare il Governo: “Credo sia una giornata umanamente felice, per me e per noi di Fdi perche’ abbiamo imparato a conoscere le mogli, le mamme e i figli dei 18 pescatori, che sono stati per un lungo tempo qui in Piazza Montecitorio all’interno di una tenda di solidarieta’ alla quale il presidente del Consiglio non ha mai pensato di passar a portare una parola di conforto. Sono contenta per queste persone che ormai conosco molto bene”.
“Non la considero una vittoria della diplomazia italiana- aggiunge- ne’ della politica italiana, perche’ 108 giorni per liberare 18 pescatori perfettamente innocenti, che stavano pescando in acque contestate sul piano del diritto internazionale, sono un’enormita’. Il segnale che noi continuiamo a dare a livello internazionale e’ quello che chiunque ci puo’ mettere i piedi in testa. Non vi sara’ sfuggito che sono serviti 5 giorni per liberare dei pescatori turchi. Evidentemente qualcun altro ha argomentazioni piu’ convincenti di quelle che ha avuto il governo italiano. In ogni caso meglio tardi che mai, sono contenta che finalmente il presidente del consiglio Conte si sia deciso, probabilmente per scappare dai dibattiti con Renzi, ad andare in Libia a risolvere la questione. Pero’, obiettivamente, il tempo che c’e’ voluto e’ intollerabile”.

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