Il governo pone nell’Aula del Senato la questione di fiducia sul decreto lavoro e subito scoppia la bagarre. Si voterà su un maxi-emendamento che recepisce le modiche apportate in commissione. Le prime proteste sono dei 5 stelle che mettono in piedi un vero e proprio show. Nel corso delle dichiarazioni di voto i senatori pentastellati hanno indossato magliette con la scritta “schiavi mai” occupando i banchi. “Oggi – ha detto la senatrice M5s Nunzia Catalfo – non ci muoviamo e ci dovrete portare via con la forza”. La seduta è stata quindi sospesa.
Immediata la reazione del presidente dell’assemblea a Palazzo Madama: “Avete sentito parlare di tronchesine… – ha detto Roberto Calderoli – chiedo ai commessi di recuperare gli strumenti. Comunque – ha aggiunto ai senatori grillini – posso allontanarvi e disporre anche l’arresto”. “Ora vado a cercare i fabbri e in un modo o nell’altro uscirete di qui”, “no agli spogliarelli con quei fisici”, ha poi aggiunto. Solo con queste parole si è placata la protesta. “Ho visto che avete ritrovato le chiavi”, commenta ironico Calderoli.
Ma gli esponenti del Movimento 5 Stelle non sono stati i soli a protestare. Sel ha infatti mostrato dei cartelli: “Una riforma moderna: la nuova schiavitù”, si legge su uno di questi che ritrae delle mani legate con la catena. “Avere già pagato caro – recita un altro cartello – non avete ancora pagato tutto”. E ancora: “Nessun diritto, nessuna casa, nessuna pensione NESSUN FUTURO”.
Campanella: sono degli esibizionisti – L’ex senatore grillino Francesco Campanella ha subito definito la protesta dei grillini “un’ostentazione esibizionista di un’opposizione sterile del M5s”.
