Dopo [url”Francois Hollande”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=55698&typeb=0&Renzi-e-hollande-cambiare-l-Europa[/url], al via a Berlino all’incontro tra il premier Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel. Il presidente del Consiglio italiano è stato accolto dal cancelliere tedesco nella sede del governo tedesco. Il vertice ha preso inizio dopo l’esecuzione dei rispettivi inni nazionali. Prima di concedersi alle foto di rito, Renzi ha scherzato con fotografi e giornalisti: “Chi siete? Siete italiani?”.
Si tratta di un confronto chiave per l’Italia e per l’Europa tra due grandi Paesi e forze economiche dell’eurozona. Matteo Renzi ha esposto all’influente alleato tedesco le sue riforme, prima fra tutte quella del lavoro, attraverso la quale abbattere la disoccupazione giovanile. “Mostrerò alla Merkel il nostro programma. L’Italia è un grande Paese, non siamo alunni da mettere dietro la lavagna”, aveva detto Renzi prima di partire.
Merkel a Renzi: “Molto colpita” – La cancelliera tedesca, riferendosi a Renzi, ha dichiarato in conferenza stampa di essere “rimasta veramente impressionata, si tratta di un cambiamento strutturale”, lodando il coraggio del premier. La Merkel ha proseguito augurando a Renzi “fortuna e coraggio: “Abbiamo esaminato tutti gli aspetti delle riforme e devo dire che gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui ci rallegriamo tutti”.
La Merkel ha proseguito: “Anche per me è chiaro che l’Italia tiene conto della stabilità, ma anche delle due componenti crescita e occupazione. So bene che l’Italia per quel che riguarda il patto di stabilità e di crescita lo rispetterà”.
Sulla crisi ucraina la cancelliera ha detto che la convocazione di un G7 a Londra, al posto del G8 previsto a Sochi, “dipenderà da come si evolvono le cose con la Russia”. Angela Merkel ha confermato che per il momento sono sospesi i preparativi del vertice G-8 con la Russia a Sochi.
Renzi: “Occasione per riforme” – “È stata un’occasione per illustrare un processo di riforme molto ambizioso e coraggioso. Noi vogliamo puntare in alto con le riforme strutturali”, ha detto Matteo Renzi. “L’Italia deve smettere di pensare che le riforme vanno fatte perchè ce lo chiede Bruxelles o Berlino o altre capitali. Le facciamo perchè sono giuste per noi. “Il percorso che ci attende cambierà il livello istituzionale in Italia. Le riforme devono essere fatte subito anche se il governo ha come orizzonte il 2018”.
“Siamo convinti che l’Italia deve restituire ai propri cittadini la possibilità di credere che l’Ue non è la causa ma la soluzione dei problemi. Quei partiti che lo dicono sbagliano”, ha sottolineato davanti ai giornalisti. “Le regole ce le siamo date insieme e sono importanti ma occorre avere la forza di investire sul grande problema dell’Italia: con le misure di questi anni il rapporto debito/pil è cresciuto al 132% perchè, nonostante l’avanzo primario, il nostro problema è la mancata crescita”, ha aggiunto.
Sui parametri Ue: “Non vogliamo sforare i paramatri Ue, rispettiamo i limiti che ci siamo dati. L’Italia non chiede di sforare i limiti di Maastricht”. Con l’asse Italia-Germania, i due Paesi puntano a realizzare un “nuovo rinascimento industriale europeo”.
E poi ancora: “La pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione molto precisa, restrittiva è fallita. Ora bisogna cambiare le regole del gioco”, tornando a definire la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, italiana a livelli “inaccettabili”.
Schaeuble promuove Renzi – Il confronto più tecnico sulle cifre e sulle differenti situazioni economiche è stato lasciato Pier Carlo Padoan e Wolfang Schaeuble, quale ha diffuso un comunicato nel quale promuove l’obiettivo del governo Renzi di accelerare il passo sulle riforme, al fine di aumentare la produttività e la crescita in Italia.
“Il colloquio tra i due ministri delle Finanze si è svolto in un’atmosfera costruttiva”, si legge nella nota. “Il ministro tedesco ha salutato favorevolmente l’obiettivo del governo italiano di accelerare il tempo delle riforme per aumentare produttività e crescita e ridurre l’altra disoccupazione giovanile”. Il ministro tedesco ha comunque messo in guardia da eventuali rinvii sul consolidamento delle finanze statali.
Il titolare di via XX Settembre ha dovuto spiegare nel dettaglio la proposta di Renzi: il premier vorrebbe infatti l’ok della Cancelleria e di conseguenza dell’Europa a una linea meno rigida di politica economica, utilizzando magari quello 0,3-0,4% di margine nel rapporto deficit-Pil, mantenendo il vincolo del 3% ribadito da Hollande, per la politica fiscale o per i pagamenti alla Pubblica amministrazione.
La delegazione italiana – Renzi ha partecipato all’importante vertice con sei ministri del suo governo e una delegazione di imprenditori. Con lui il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, del Lavoro, Giuliano Poletti, dello Sviluppo economico Federica Guidi, dei Trasporti, Maurizio Lupi e della Difesa, Roberta Pinotti.
A Berlino sono presenti anche i presidenti delle associazioni degli industriali italiana e tedesca, Confindustria e Bdi, Giorgio Squinzi e Ulrich Grillo. I due hanno lanciato un appello ai due governi in vista del Consiglio europeo, in programma il prossimo 20 e 21 marzo. Squinzi e Grillo chiedono “un’ambiziosa e coerente strategia di politica industriale”, di “porre la competitività industriale al centro del nuovo pacchetto energia e clima 2030” e di “sostenere un’importante agenda di liberalizzazione commerciale”.
Renzi dona la maglia del tedesco Gomez alla cancelliera MerkelSimpatico omaggio del premier Matteo Renzi alla cancelliera Angela Merkel. Durante l’incontro a Berlino, il presidente del Consiglio ha donato la maglia autografata del giocatore tedesco (e della Fiorentina) Mario Gomez. “Spero che ora la Fiorentina abbia una tifosa in più”, ha commentato il centravanti.
I commenti“Se Renzi pensa di fare nuovi debiti diremo di no”, ha detto nei giorni scorsi il vice-capogruppo parlamentare della Cdu (il partito di Merkel) Michael Fuchs. La riduzione del debito più che del deficit è sempre stato un pallino delle politiche tedesche sia interne sia europee. C’è da aspettarsi che Renzi cerchi di convincere Merkel che, per ripartire, l’economia italiana ha bisogno di dar fiato ai consumi, attraverso la riduzione delle tasse.
Sull’incontro tra i due leader, oggi si è espresso anche il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini: “Mi aspetto che Merkel dica a Renzi che è importante il suo impegno per rispettare il vincolo del 3%” ma anche che apprezzi “che l’Italia abbia annunciato una serie di misure per rilanciare la crescita”. Bassanini, però, ha poi affermato di ritenere la Merkel “più propensa a concedere margini per sbloccare i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione, più che per il taglio del cuneo fiscale”. Una curiosità: il premier porterà in dono ad Angela Merkel la maglietta autografata del calciatore tedesco della Fiorentina Mario Gomez.
Argomenti: matteo renzi
