Renzi a Berlusconi: nessun diktat sulla legge elettorale

Il sindaco di Firenze ha specificato che il Pd non impone la sua legge elettorale. Chiede il confronto e apre ad Alfano.

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7 Gennaio 2014 - 21.18


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Il Pd non impone la sua legge elettorale: non avrebbe i numeri e non sarebbe giusto, troviamo una soluzione tutti insieme. Confrontiamoci velocemente ma senza diktat, non li fa il Pd non li faccia nessun altro. Così Matteo Renzi a “Otto e mezzo” ha replicato a Silvio Berlusconi che dice sì a una riforma del Porcellum a patto del voto anticipato.

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“Alfano ha dato la disponibilità su uno dei modelli proposti, è un fatto interessante, questa proposta di Alfano può andare bene, vediamo i numeri e alla fine del percorso decidiamo tutti insieme quale è la soluzione migliore”, ha aggiunto il sindaco di Firenze su La 7.

E poi ha detto: “Io non ce l’ho con Letta. Se premier decide di fare cambiamenti nella squadra di governo, va bene ma faccia lui. Lidea che siccome ho vinto le primarie mi spettano tot ministri, tot sottosegretari, non mi piace. Io voglio cambiare l’Italia, non voglio poltrone”.

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E un messaggio ai grillini: “Anche nei 5 stelle sta succedendo qualcosa, ne vedremo delle belle”. “Penso che si stia aprendo una discussione vera. Se Grillo vuol lasciare le cose come stanno sbaglia perchè non lavora per gli interessi degli italiani”.

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