Dopo [url”l’ultimatum di Matteo Renzi a Letta”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51930&typeb=0&Il-pressing-di-Renzi-su-Letta-il-Pd-potrebbe-lasciare-la-maggioranza[/url], Gianni Cuperlo lancia un monito proprio al sindaco di Firenze: mette a rischio l’unità del Partito Democratico. «È accaduta una cosa politicamente rilevante: la destra italiana si è rotta, spaccata. Questo è un fatto positivo perché è stata costretta a scegliere, liberandosi da quella destra estremista». Quando il sindaco di Firenze ha detto che Berlusconi asfalterà Alfano «fa riflettere», perché «in verità è un assist alla posizione di Berlusconi che oggi vuole che questo governo cada», ha detto Cuperlo alla Annunziata. «Preoccupa che anche indirettamente rischi di fare da sponda alla posizione di Berlusconi».
Il candidato alla segreteria del Pd ha aggiunto: «Il governo ha bisogno di due cose rilanciare il lavoro e le riforme con una netta discontinuità rispetto a quello fatto finora e verso l’atteggiamento ricattatorio della destra estremista.Ci vuole maggiore coraggio su temi economici e sociali. Tra di noi ci sono differenze di carattere politico: quando dico che il sindaco di Firenze è in continuità con il ventennio chiuso, non intendo con Berlusconi ma con il nostro ventennio: sono convinto che dobbiamo chiudere un ventennio storico che ha avuto come protagonista quasi assoluto il leader centrodestra e serve il coraggio della radicalità nel chiudere il nostro ventennio».
Cuperlo ha poi sottolineato che le proposte economiche di Renzi «non sono utili al cambiamento di cui abbiamo bisogno». E in questo senso ha citato la proposta del consigliere economico del sindaco Gutgeld sul taglio delle pensioni sopra 3.500 euro.
«Il presidente del Consiglio venga in Parlamento e dica una parola chiara, conclusiva» sul caos Imu che «rischia di diventare una caricatura», ha ribadito Cuperlo.«L’Imu è una questione che ha inchiodato il dibattito parlamentare e l’azione del governo per 7 mesi. Credo che sia giusto togliere l’Imu per 85% cittadini che possiede la prima casa, mentre gli altri che la possono pagare dovranno farlo. È necessario mettere la parola fine e stabilire la progressività del pagamento dell’imposta», ha concluso.
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