Un provvedimento tardivo e sotto molti punti di vista insufficiente. Ma sempre meglio di niente, in un clima nel quale chi chiede il rispetto per le regole si deve quasi scusare per il disturbo arrecato a chi se ne frega e vuole restare libero di infettare se stesso e gli altri.
Stretta sulle discoteche in Veneto ed Emilia-Romagna, dove i governatori Luca Zaia e Stefano Bonaccini hanno firmato una nuova ordinanza per dimezzare la capienza dei locali in funzione anti-contagio. Sarà inoltre obbligatorio indossare sempre la mascherina, anche mentre si balla. Prevista inoltre la chiusura immediata dei locali nel caso in cui venga accertato il mancato rispetto delle norme da parte degli organi di vigilanza.
Discoteche all’aperto, norme più stringenti – Entrambi i provvedimenti entrano in vigore da sabato 15 agosto per cercare di contrastare la diffusione del coronavirus. Le normative riguardano ovviamente i locali già al momento operativi nelle due Regioni in base alle caratteristiche richieste dalle norme anti-contagio decise nelle settimane dopo la ripresa, e quindi dotati di piste da ballo all’aperto. Quelle al chiuso non hanno mai riaperto dopo il lockdown.
Mascherina in pista – Non potranno entrare dunque più del 50% del numero di ospiti indicati per la capienza massima normalmente autorizzata e ci sarà l’obbligo della mascherina anche durante il ballo. Eventuali chiusure saranno disposte subito dopo l’accertamento dell’infrazione, senza ulteriori pratiche amministrative.
Zaia: “Non possiamo vanificare i risultati ottenuti” – Si tratta di misure prese per contrastare “il rischio che il virus torni a fare la voce grossa – spiegano in una note il governatore Luca Zaia e l’assessore veneto alla Sanità -. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e allo sforzo di tutti. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che durante il lockdown e fino ad oggi sono stati un modello di responsabilità e consapevolezza. Invito tutti loro a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni con comportamenti coerenti”.
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