L'inferno dei campi italiani: costretti a turni di 26 ore pagati 1,50 euro l'ora

Costretti a mangiare per terra o su delle cassette della frutta perché non era loro consentito pranzare seduti a un tavolo come gli italiani.

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23 Giugno 2020 - 11.26


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Costretti a lavorare anche 26 ore continuate per soli 30 euro. Questa mattina sono state notificate sette ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal Gip del Tribunale di Paola per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I destinatari sono cinque soci di un’impresa agricola di Amantea e due cittadini del Bangladesh dipendenti dell’azienda che incassavano dai connazionali soldi per lavorare e l’affitto degli alloggi in cui erano ospitati.

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Le indagini sono partite dalla denuncia di quattro lavoratori bengalesi che, stanchi di operare in condizioni di estremo disagio, si sono rivolti al commissariato di polizia di Paola diretto dal vicequestore Giuseppe Zanfini. Le risultanze investigative hanno consentito di porre fine alle vessazioni cui erano sottoposti gli operai del Bangladesh costretti a lavorare anche 26 ore continuate per soli 30 euro (circa 1,50 euro l’ora) e a subire continue umiliazioni, minacce e insulti.
Costretti a mangiare per terra o su delle cassette della frutta perché non era loro consentito pranzare seduti a un tavolo come gli italiani, vivevano in 7 in appartamenti di 70 metri quadri privi di servizi igienici funzionanti. Il loro compito era caricare e scaricare camion di frutta, se si facevano male o lamentavano di essere stanchi venivano minacciati di licenziamento o aggrediti fisicamente. L’azienda è stata ora sequestrata e affidata ad un custode nominato dal Tribunale di Paola.

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