Otto arresti e decine di perquisizioni di abitazioni e uffici per truffa e corruzione. È questo il bilancio di un operazione nella quale sono stati impegnati oltre 70 militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza nelle province di Roma, Napoli, Caserta e Cosenza. Nelle misure cautelari disposte dal gip di Roma Maria Bonaventura, su richiesta dei pm Nello Rossi, Francesca Loi e Stefano Fava, si ipotizza una truffa ai danni di Equitalia per 17 milioni di euro.
Mazzette in cambio di favori – Tra gli arrestati figura anche un funzionario di Equitalia-sud Lazio, Salvatore Fedele, che, in cambio di denaro, aveva consentito a imprenditori e professionisti di sottrarsi al pagamento di ingenti somme all’erario.
Le indagini, condotte dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria, infatti, hanno fatto emergere un vero e proprio sistema truffaldino, garantito da episodi di sistematica corruzione e messa a disposizione delle pubbliche funzioni, che ha consentito scientificamente di non versare i dovuti milioni di euro nelle casse di Equitalia.
I reati e gli indagati – I reati contestati dalla Procura della Repubblica di Roma sono corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e documentale, truffa aggravata ai danni dello Stato e di Equitalia, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, violazioni al D.Lgs 74/2000 (omessa dichiarazione e omesso versamento IVA e IIDD).
Le persone iscritte nel registro degli indagati, invece, sono finora quindici.