Obama arriva a Roma: vedrà il Papa, Napolitano e Renzi

Il presidente degli Stati Uniti è atterrato a Fiumicino. Prevista anche una visita privata al Colosseo. La Capitale è blindata.

Obama arriva a Roma: vedrà il Papa, Napolitano e Renzi
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26 Marzo 2014 - 21.23


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Barack Obama è arrivato nella Capitale, in ritardo rispetto all’orario previsto. L’Air Force One, proveniente da Bruxelles, è atterrato allo scalo di Fiumicino. Dall’aeroporto si è diretto a Villa Taverna dove una piccola folla di curiosi lo ha atteso davanti le transenne. Imponenti le misure di sicurezza, ma il traffico scorre regolare.

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Domani mattina, in una [url”Roma già blindata”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=56105&typeb=0&Roma-blindata-per-l-arrivo-di-Obama[/url], il primo impegno di Obama sarà l’udienza in Vaticano con papa Francesco. A seguire avrà una serie di colloqui con Giorgio Napolitano e MatteoRenzi. Nel pomeriggio è prevista la visita al Colosseo.

L’ambasciatore Usa a Roma John Phillips, parlando ai microfoni del Tg1 della visita del presidente americano ha detto che: “sarà lieto di rivedere il suo vecchio amico, il presidente Giorgio Napolitano, che considera una roccia di stabilità e integrità per il paese”.

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Obama “ama molto Roma ed è felice di incontrare papa Francesco che ammira e ha seguito con grande attenzione questo suo primo anno di pontificato”. Il presidente americano, ha concluso Phillips, “è contento di conoscere meglio il nuovo primo ministro italiano, Matteo Renzi”.

Prima di partire per Roma il capo della Casa Bianca [url”ha parlato al Bozar di Bruxelles”]http://www.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=56153&typeb=0[/url]. Sono i valori di pace e di diritti sviluppati dopo due guerre mondiali “ad essere in gioco in Ucraina”. “La sfida russa è evidente”, ha aggiunto, sottolineando che “nel 21/o secolo le frontiere non si ridisegnano con la forza”.

Mogherini: parleremo del caso Marò a Obama – “Ne parleremo sicuramente con Obama”. È quanto ha detto, parlando del caso dei due Marò, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ricordando come l’Italia stia parlando della vicenda “con tutti quelli che incontriamo”, in particolari esponenti di istituzioni internazionali come la Ue e gli Usa.

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