Vedi Roma e … ti rubi il sanpietrino. All’inizio la polizia ha segnalato qualche caso, e gli autori se la sono cavata con un bel rimbrotto. Poi, però, di casi ne sono stati segnalati a decine. E si è deciso di intervenire, facendo scattare le sanzioni previste dalla legge: denuncia per furto. Anche se, ovviamente, in questi casi non è prevista la detenzione.
Comunque sia, stando a quel che sostiene la polizia di frontiera sembra ormai diventata una “moda” dei turisti stranieri. E – cosa difficile a credersi – diffusa soprattutto fra i turisti del Nord Europa: Germania, paesi scandinavi, Danimarca.
Si tratta di persone che visitano la capitale e durante una passeggiata per le strade del centro, decidono di prendersi una blocchetto di leucitite – un particolare tipo di roccia eruttiva – che da sempre ricopre le strade più antiche della capitale. Cosa non difficile da fare, visto che molto spesso i sanpietrini sono divelti.
Questo particolare tipo di pietra ricopre anche il piazzale antistante il Vaticano. Tanto che i romani – da secoli – le chiamano “sanpietrini” (con la “n” non con la “m”), appunto dal nome della Basilica.
Il fenomeno, spiega ancora la polizia di Fiumicino, si verifica prevalentemente tra i passeggeri che si servono di compagnie aeree low cost. Per tutti i passeggeri che vengono trovati in possesso di queste pietre, scatta – come detto – una denuncia per furto in stato di libertà, mentre i “sanpietrini” e gli altri reperti trafugati vengono debitamente restituiti agli enti competenti.